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PANEL 3 – Con Roberta Vallacchi 📍Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi. Rimettere i minori al centro – interventi di: Gustavo Pietropolli Charmet, Michela Bondardo, Luisa Brogonzoli, Corrado Celata, Marina della Giovanna, Ilaria Rancati
▶️ Video del panel 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi.
Rimettere i minori al centro

Il panel organizzato e coordinato da Roberta Vallacchi ha dimostrato, con gli interventi dei suoi relatori, che oggi l’infanzia ha un peso ben maggiore nelle politiche sanitarie. Con molte buone pratiche sui territori che potrebbero assurgere a modello per l’intera sanità lombarda.

Per la consigliera la pandemia e il suo isolamento hanno portato i più giovani a sviluppare una forte difficoltà a riprendere le relazioni. Per questo il compito della politica ora deve essere quello di capire cosa mettere a disposizione di ragazze e ragazzi, soprattutto nelle situazioni critiche.

Una di queste buone pratiche viene dal Comune di Cremona: come ha raccontato l’assessora alle Politiche sociali e fragilità, Marina Della Giovanna, già nei primi anni Duemila, avevano registrato un afflusso anomalo di minori stranieri non accompagnati. Per dare un’idea delle proporzioni, oggi sono 300 i ragazzi, di etnia kosovara, albanese ed egiziana, tra i 16 e i 17 anni, a fronte di una popolazione di 71mila abitanti. Non più bambini e non ancora adulti dai quali le famiglie di origine si aspettano che lavorino, che mandino i soldi a casa. Invece, rischiano gravemente di perdersi. Ma non è nemmeno possibile ricorrere all’affido classico perché i ragazzi non sono senza famiglia. Oltre tutto, proprio sull’affido familiare avevamo appena ascoltato che da una parte aumentano le famiglie fragili con minori, per le quali sarebbe un supporto fondamentale, dall’altra si registra un momento di crisi di questa istituzione per la mancanza di una rete ampia e libera da vincoli burocratici. Ebbene, Cremona ha trovato una soluzione, un affido potenziato, dove a fare da riferimento è un giovane adulto che ha fatto il loro stesso percorso protetto, che li segue assieme al terzo settore, a una cooperativa e a un centro diurno. I ragazzi studiano, si formano, fanno sport, vivono la loro età e in questo modo crescono protetti e con percorsi corretti.

📍qui le slide di Michela Bondardo, assistente sociale esperta di affido.

Interessanti e preoccupanti anche i dati su tre aspetti critici dell’età dello sviluppo emersi dal panel: per quanto riguarda le dipendenze (📍qui le slide di llaria Rancati, psicologa e psicoterapeuta della cooperativa sociale Famiglia Nuova), ci sono minori che si perdono e la cosa più importante è andarli a cercare, nei loro luoghi, e da lì iniziare a parlare con loro. Su un altro fronte, il 20% dei giovani ha subito o agito bullismo e cyberbullismo e spesso entrambi.

Luisa Brogonzoli, ricercatrice della Fondazione The Bridge è intervenuta sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (📍qui le slide presentate e ▶️ qui il video del suo intervento). Ecco i gravi e sottostimati numeri dei disturbi alimentari: in Italia, nel 2022, era di 3,3 milioni la stima dei casi, pari al 3,3% della popolazione, 4mila i morti l’anno, ed è la prima causa di morte tra giovani e giovanissimi. In Lombardia, tra 2019 e 2023, sono state 14.905 le persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, giovanissime, con una prevalenza nell’area dell’Ats Milano, Ats Montagna e Ats Brianza.

Confortante l’intervento finale del professor Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra e psicoterapeuta, esperto dell’età dello sviluppo e dell’adolescenza (▶️qui il video del suo intervento) che si è occupato tutta la vita di infanzia: ci ha chiesto e si è chiesto se, in questi anni, è stato promosso un cambiamento rispetto al vecchio sistema ed è stato finalmente possibile dare ai bambini la parola, coprogettare, collaudare con loro, sentire la loro opinione, verificare, qualsiasi sia la loro età. La risposta è stata positiva: secondo l’esperto dell’età dello sviluppo e dell’adolescenza stiamo andando in questa direzione, si sta formando un movimento multidisciplinare dove molti operatori confluiscono in un focus dove si sta discutendo in tanti, con tante competenze, del bambino, che è al centro dell’attenzione, della cura e della tutela.

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PD Regione Lombardia