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Riforma sanità- Ponti (Pd):”Sottovalutato il Terzo settore. Chiediamo diventi soggetto attivo e decisionale del welfare”

La riforma della sanità  sottovaluta il Terzo settore. Noi chiediamo diventi soggetto attivo e decisionale  del welfare. A  dirlo, intervenendo in aula nella  discussione  della legge di revisione della sanità, è  il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti che spiega:  “L’emergenza pandemica ha fatto emergere più che mai le diseguaglianze in  termini di salute dei cittadini, diseguaglianze già evidenziate da un’ indagine della Doxa  del 2018, che rilevava un aumento delle persone che rinunciano alle cure per l’impossibilità di pagarle. Basti pensare che la ricerca rivela che chi abita nei centri delle città vive in media 4 anni in più di chi risiede in periferia.  Diseguaglianze inaccettabili  che vanno a ledere, oltre il diritto alla salute, la coesione sociale  e hanno un impatto negativo su tutto il sistema economico. Questo rende necessario più che mai, come  emerge anche da una ricerca condotta dall’Università Bocconi   (Community building:logiche e strumenti di management), ricostruire un sistema di welfare che garantisca  il diritto alla salute per tutti, sostegno alle fragilità e  coesione sociale.  Il sistema deve nascere dalla messa in rete delle risorse e dei progetti presenti nella comunità, risorse che devono essere tutte valorizzate e organizzate in un processo di community building”.

Centrale in questo quadro è il Terzo settore- continua Ponti-che,  di fatto, concorre ogni giorno all’offerta sociosanitaria, senza vedersi però riconosciuto  pienamente il proprio ruolo. Quello che serve   non sono solo le risorse. Non basta destinare qualche fondo alle diverse realtà dell’associazionismo e del volontariato. E’ invece necessario inserire il Terzo settore nell’impianto organizzativo del welfare, facendolo diventare  un nuovo soggetto decisionale, pilastro del sistema pubblico.  La necessità è quella di tenere in considerazione i progetti messi in campo e farli diventare parte strutturale del sistema”.

Un esempio virtuoso di  progetto  di community building?  “Quello della “Comunità della salute”, messo a punto da diverse associazioni in Brianza- ricorda Ponti-  che  nel tempo della pandemia hanno messo in rete diverse realtà e in collaborazione con  il pubblico,  si sono adoperati per combattere le diseguaglianze di salute, aprendo ambulatori gratuiti per chi non poteva accedere alle cure  e facendo prevenzione sociale e sanitaria “.

“L’importanza del terzo settore – conclude Ponti – è  riconosciuta da tutti, ancor di più dopo la pandemia  dove si è visto chiaramente quanto fosse indispensabile a un sistema che  da solo non basta a coprire i bisogni della comunità. Ci saremmo aspettati che  la riforma della sanità fosse l’occasione per sancirne in ruolo di  soggetto decisore nel welfare. Non è così. la legge in discussione in aula non affronta l’argomento. Chiediamo alla Regione   di  rimediare all’errore e   dare al Terzo settore il ruolo di attore attivo e decisionale del welfare che gli spetta”.

Milano, 18 novembre 2021

 

PD Regione Lombardia