Gigi Ponti dopo l’approvazione della mozione dem sul contrasto al caporalato
Ponti (Pd): “Approvate le nostre proposte. La Regione si impegna a contrastare il caporalato”
La Regione si impegna a contrastare il caporalato. E questo grazie a una mozione presentata dal consigliere regionale del Pd Gigi Ponti e approvata ieri in aula. “Il caporalato – sottolinea Ponti – una forma illegale di reclutamento dei lavoratori attuato da intermediari che forniscono manodopera alle aziende a compensi al di sotto del minimo sindacale, coinvolge, secondo stime sindacali, 400 mila lavoratori in Italia. E’ un fenomeno che urta la nostra coscienza e lede i più elementari diritti dei lavoratori, costretti a vivere in condizioni spesso disumane, privi di ogni tutela”.
Il caporalato è diffuso soprattutto in agricoltura, ma anche nell’edilizia, nella moda, nei trasporti ed è presente non solo, come si dice, nel sud del paese. L’osservatorio di Placido Rizzotto su 405 distretti in cui si sfrutta il lavoro nero illegale ne conta un terzo nel nord del Paese.
“La normativa nazionale- afferma Ponti-ha iniziato a occuparsi del fenomeno già dal 2011, ma i dati di oggi sono ancora inquietanti”.
Secondo l’Istat il caporalato in agricoltura negli ultimi 10 anni è cresciuto del 23%, quasi il doppio degli altri settori. Nel 2024 il Governo ha intensificato i controlli delle filiere interessate per ristabilire lo stato di legalità. Durante il solo mese di luglio vi sono state operazioni in tutto il territorio nazionale e sono state ispezionate 310 aziende agricole: sono risultate irregolari il 66,45% delle realtà controllate (206). Completamente “in nero” 216 lavoratori sui 2051 impiegati (il 10,53%). 171 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria per attività di rilevanza penale, tra queste 157 responsabili aziendali che hanno violato la normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Il caporalato oltre a ledere i diritti dei lavoratori- continua Ponti- danneggia le aziende che impiegano lavoratori regolari, lede la concorrenza. Combatterlo significa anche sostenere l’imprenditoria onesta. La necessità di intervenire anche in Lombardia è fin troppo evidente. La Regione il 18 luglio scorso ha sottoscritto con la sola Prefettura di Milano un protocollo contro il fenomeno del caporalato per il settore della logistica, a cui hanno però aderito poche associazioni datoriali. Bisogna fare di più”.
“Per questo- afferma Ponti- abbiamo chiesto e ottenuto dalla Regione di promuovere la stesura di Protocolli di intesa con le istituzioni e le agenzie del territorio per arrivare a conoscere i dati ufficiali sulla presenza e diffusione del fenomeno del caporalato nel territorio lombardo e per ciascun settore coinvolto, e di introdurre interventi di monitoraggio che, per essere realmente efficaci, devono essere completati il 31 dicembre di ogni anno e diffusi per poter avviare iniziative di contrasto del fenomeno”.
“La maggioranza – conclude Ponti- ha invece bocciato la nostra richiesta di incentivare l’istituzione di Sezioni territoriali di ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’, con gli Uffici territoriali delle prefetture e l’Inps, per potenziare gli strumenti di contrasto allo sfruttamento, monitorare il mercato del lavoro e favorire il rispetto dei diritti e la legalità del settore agricolo”.
Milano, 11 settembre 2024