“Gli ospiti delle RSA sono le vittime perfette del virus: età media sopra gli 80, diffusa comorbilità, stretta convivenza. E Regione Lombardia l’8 marzo nel pieno crescendo dell’epidemia che fa? Delibera di individuare anche le RSA tra le strutture cui mandare anziani Covid positivi. Poco importa se erano chiesti criteri di sicurezza e se poche RSA hanno aderito: è il chiaro segno di una sottovalutazione regionale rispetto al rischio-RSA che è continuata per un mese: nessuna fornitura di mascherine e DPI alle residenze per anziani e ai servizi sociosanitari, nessuna fornitura di tamponi. E ora che si è detto “fate pure voi i tamponi” arriva la beffa: le RSA devono attendere anche tre settimane per poter avere tamponi tra i pochi disponibili… Tutto il mondo socio-sanitario lombardo vive un forte sentimento di abbandono da parte di Regione, ma c’è ancora un’occasione: da adesso si cambi passo, e si aiuti questo mondo concretamente, per esempio riconoscendo a loro la priorità tra i tamponi disponibili. Perché sarebbe proprio brutto che la Commissione regionale sulle RSA finisse per essere un modo per lavarsi la coscienza…”. Lo ha dichiarato oggi intervenendo in Consiglio regionale della Lombardia il Vice Presidente dell’assemblea Carlo Borghetti (PD).
Milano, 16 aprile 2020