MAJORINO E BUSSOLATI (PD): “LA NOSTRA PROPOSTA PARLAVA DI PACE, TRANSIZIONE ECOLOGICA, GENITORIALITÀ. LA DESTRA L’HA BOCCIATA”
“La nostra idea di Europa vede tra le sue priorità la pace, la transizione ecologica, quella digitale, l’innovazione, il sostegno alla genitorialità. Perché pensiamo che il momento storico lo richieda e perché crediamo che il filosofo inglese Bernard Williams avesse ragione: chi fa politica, deve garantire ai cittadini stabilità in un mondo turbolento. Ma per la destra questo non è un tema. E intanto Regione Lombardia è ferma, come certificano statistiche e ricerche, ma proprio per questo ha bisogno di insistere sul processo di unificazione europea”, è il commento di Pietro Bussolati e Pierfrancesco Majorino, consigliere e capogruppo regionali del Pd, dopo la discussione, avvenuta stamattina in Aula, sulla proposta di risoluzione riferita al ‘Programma di lavoro della Commissione europea – anno 2024 e le politiche dell’Unione europea di maggiore interesse per il tessuto socioeconomico lombardo’.
Il Gruppo regionale del Pd ha presentato un emendamento interamente sostitutivo della risoluzione di maggioranza, che ha illustrato lo stesso Bussolati e rispetto al quale Majorino ha spiegato che si tratta di una “nostra proposta ambiziosa, che parla, tra l’altro, di come si costruisce la pace in Ucraina e a Gaza, dove sosteniamo la prospettiva dei ‘due Popoli, due Stati’, e di come rafforzare la difesa europea, che può peraltro portare a razionalizzare e non aumentare la spesa militare nazionale. Perciò, se vogliamo davvero essere istituzione che sta nel mondo, appoggiamo tutti gli interventi che vanno in questa direzione”.
Bussolati ha raccontato i contenuti dell’atto: “La differenza tra le due concezioni di quello che può essere l’Europa per la Lombardia e l’Italia è sostanziale: noi chiediamo la difesa comune per una pace giusta, questione completamente assente nella risoluzione del centrodestra; puntiamo sulla transizione ecologica da guidare con sostenibilità economica, non certo negandone l’importanza, come è tipico della maggioranza di governo regionale e nazionale; proponiamo dinamismo nella transizione digitale e innovazione come strumento di crescita della qualità del lavoro e dei salari, per l’attuazione dei quali abbiamo visioni totalmente differenti; chiediamo con forza sostegno alla genitorialità, servizi pubblici di qualità, prevenzione e territorio in sanità, temi inesistenti nel loro atto”, ha detto.
“L’Europa non va presa certo a scatola chiusa in base a scelte, regolamenti e patti decisi dalle tre maggiori istituzioni che la compongono. L’Europa è un processo politico: vogliamo arrestarlo o accelerarlo? Perché la questione è qui, ed è qui che ci sono visioni radicalmente differenti tra noi e la destra – ha aggiunto Majorino in dichiarazione di voto –. La transizione ecologica è l’emblema di tutto questo. Le sue politiche le facciamo o le subiamo, perché noi siamo convinti che non possano cadere dall’alto e che giustizia climatica e sociale debbano stare assieme. Invece, la maggioranza che governa Regione Lombardia, mentre sostiene che l’agricoltura sia stata rovinata dalle scelte europee, boccia sonoramente la nostra proposta di un sostegno al credito da 30 milioni di euro per i produttori di latte e carne lombardi. In sostanza, la destra usa l’Europa come un bancomat, ma poi sulle scelte concrete si tira indietro”, ha concluso il capogruppo Pd.
Milano, 26 marzo 2024