Pierfrancesco Majorino in apertura questa mattina della seconda conferenza regionale del Partito Democratico sulla sanità
SANITÀ: MAJORINO (PD), “LA LOMBARDIA HA BISOGNO DI RICOSTRUIRE IL PROPRIO SERVIZIO SANITARIO REGIONALE, MA GIUNTA REGIONALE PALESEMENTE INADEGUATA”
“La Lombardia ha bisogno di ricostruire il proprio servizio sanitario adeguandolo alle necessità e mettendo al centro un principio, che “la Salute è un Diritto”. È una grande questione pubblica, perfino al di là della natura dei soggetti erogatori. Lo sosteniamo con grande determinazione e orgoglio, ovviamente dal punto di vista di chi è all’opposizione a livello regionale, convinti però che questo debba essere il nostro contributo, di chi vuole lottare per cambiare sul piano delle idee e delle proposte, dei progetti, e di chi vuole contribuire proprio attraverso un’azione di stimolo e di mobilitazione di energie per rimettere al centro il valore che poi portò nel 1978 a quella grande riforma tanto inattuata che ha portato all’istituzione del servizio sanitario nazionale. Il problema è che la giunta regionale è palesemente inadeguata”.
Lo ha detto Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio regionale della Lombardia, aprendo questa mattina “La Salute è un diritto”, la seconda conferenza regionale del Partito Democratico sulla sanità, in corso oggi e domani mattina a Milano, nelle sale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
“Lo scorso anno – continua Majorino – concludemmo la conferenza dedicando le nostre mobilitazioni e la nostra attenzione al grande lavoro che portò all’istituzione del servizio sanitario nazionale, e la definimmo operazione Tina Anselmi, perché era giusto ricordare la straordinaria azione portata avanti da una classe dirigente che raccoglieva una domanda nella società molto significativa. Queste due giornate sono quindi quelle della riflessione e della proposta, sapendo che poi, tra una settimana, in Consiglio regionale, avvieremo il confronto nell’istituzione regionale sulla legge d’iniziativa popolare che è stata sostenuta da oltre 100.000 cittadine e cittadini lombardi. Una legge che dice che si deve superare l’equivalenza tra pubblico e privato si deve rimettere al centro la medicina territoriale, si deve restituire valore alla prevenzione, alla connessione tra la dimensione sanitaria e quella sociale. Insomma, tutto ciò che oggi ci manca, visibilmente, in un territorio nel quale prevale troppo il ricatto “volete farvi curare, pagate”. Un fatto ingiusto, che ovviamente mortifica i principi che hanno portato all’istituzione del servizio sanitario nazionale”.
Qui la cartella stampa digitale, in aggiornamento durante la giornata
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Milano, 14 marzo 2025