DOTE SPORT: OSSERVATORIO DEMOCRATICO, “NON È PER TUTTI, VINCOLI RESIDENZA E LIMITE DI ETÀ SONO REQUISITI INGIUSTI E OBSOLETI”
Citando la sottosegretaria Picchi “con Dote Sport 2025 vogliamo garantire a tutti i giovani lombardi l’opportunità di praticare tutte le attività sportive, abbattendo gli ostacoli economici e promuovendo il valore educativo dello sport”.
“Non è in realtà così – afferma la consigliera PD Paola Bocci, membro dell’Osservatorio Democratico sullo Sport, recentemente costituitosi – perché non è per tutti. Solo chi ha tre figli potrà avere contributi per due figli su tre, e chi ha due figli potrà contare su un solo contributo. Rimangono poi esclusi i ragazzi i cui genitori non sono residenti nella nostra regione da almeno cinque anni, famiglie provenienti da altri paesi ma soprattutto da altre regioni, che lavorano il Lombardia, operatori sanitari, delle forze dell’ordine, o che lavorano nel trasporto pubblico, ad esempio, a cui quel sostegno concreto, seppur sempre più ridotto, farebbe molto comodo. Se vogliamo davvero che ‘nessun ragazzo debba rinunciare a un’occasione di crescita, socializzazione e benessere’, quelle limitazioni e quei divieti vanno eliminati così come abbiamo proposto attraverso un progetto di legge” conclude Bocci.
“Pensare che la pratica sportiva inizi a sei anni è un concetto di salute della persona obsoleto e fuori dal tempo” aggiunge Mario Beretta, allenatore e consigliere AIAC e Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio. “L’attività motoria è fondamentale nello sviluppo di un bambino, specialmente nel contesto della società di oggi. In Italia le bambine e i bambini obesi tra gli 8 e i 9 anni sono quasi il 20%. L’avviamento allo sport deve iniziare ben prima dei sei anni d’età. L’attività fisica deve essere proposta e facilitata in tutte le età della vita, sin dalla primissima infanzia perché, oltre ad essere divertente, promuove la crescita e lo sviluppo, con molteplici benefici in particolare per l’apparato cardiorespiratorio e muscolo-scheletrico e per le funzioni cognitive. Lo sport è sempre più fondamentale per la socializzazione, vediamo quanto tempo fin da piccolissimi viene speso su dispositivi come lo smartphone. È importante che un ente pubblico come Regione Lombardia faccia di più per avvicinare allo sport bambine e bambini già in età prescolare” conclude Beretta.
Milano, 18 marzo 2025