Skip to main content

Marco Carra dopo la visita del ministro delle Infrastrutture a Palazzo Lombardia

INFRASTRUTTURE-CARRA (PD): “DESTRA ALL’ANNO ZERO. E DEI PROGETTI NESSUNO VEDRÀ LA LUCE”

“Salvini e Fontana vendono la pelle dell’orso prima di averlo preso, ma sui territori non la possono raccontare, perché sappiamo bene cosa succede”, è caustico il commento di Marco Carra, consigliere regionale del Pd, dopo la visita del ministro delle Infrastrutture a Palazzo Lombardia.

“Intanto, sulla Mantova-Cremona vedo l’ennesima presa in giro. È da trent’anni che per la Regione è una priorità e continua ad esserlo, ma non si fa un passo avanti. Anzi, oggi c’è un contenzioso aperto con la società Stradivaria che testimonia la pessima gestione del centrodestra di questa vicenda. Abbiamo da trent’anni terreni nei quali si era immaginato il passaggio dell’autostrada che sono vincolati, cioè vuol dire che i proprietari non possono utilizzali in nessun modo perché sono bloccati. In più alcuni Comuni del mantovano attendevano l’autostrada anche per vedere realizzate determinate opere compensative o per vedere sgravato il centro storico dal traffico pesante, ma sono ancora lì in attesa di capire. Perciò, a conti fatti, tutta questa concretezza lombarda che Fontana declama è sostanzialmente una pagliacciata. A questo va aggiunto che l’assessora regionale alle Infrastrutture Terzi, nell’incontro istituzionale che si è tenuto a Mantova il 7 febbraio scorso con altri assessori regionali, con i parlamentari, con i consiglieri regionali, con i sindaci ha detto che quest’opera non è sostenibile sul piano finanziario. Allora di che cosa stiamo parlando?”, si chiede Carra.

“Secondo punto: altra menzogna svelata è questo incrocio tra la Mantova-Cremona e la Tirreno-Brennero, perché, a prescindere dal fatto che si sia o meno d’accordo sull’infrastruttura, e io per primo non lo sono per la parte di Tirreno-Brennero che va da Bozzolo a Nogarole Rocca, cioè la seconda parte, quella più a nord, hanno venduto pubblicamente e solennemente che era stato siglato un protocollo d’intesa tra le Regioni Emilia Romagna, Lombardia e il ministero delle Infrastrutture che invece non è mai stato fatto. È ancora fermo sul tavolo del Ministro. Ragion per cui, anche in questo caso, si conferma che la concretezza lombarda di Salvini è una bufala”, continua il dem.

“Da ultimo la Zona logistica semplificata. Un bel risultato di tutto il territorio, voluto innanzitutto dalle associazioni che rappresentano il mondo dell’impresa, come Confartigianato, Cna, Ance, che a oggi però vede una quantità di risorse messe a disposizione per queste aree, per ottenere sgravi fiscali, insufficienti. La certificazione burocratica è importante, ma non è decisiva per lo sviluppo di un territorio come lo possono essere gli incentivi fiscali. In questo momento, per tutte le Zls italiane sono stati stanziati 80 milioni di euro nell’ultimo Milleproroghe. Soldi insufficienti e per la Zls di Mantova e Cremona non si sa ancora quello che arriverà. Ma sappiamo che i veneti, a trazione leghista, sono arrabbiati, pur avendo le Zone in una situazione più avanzata. Penso a quella di Rovigo e di Venezia. Basta guardare le cronache giornalistiche di quelle province per rendersi conto che enti locali, istituzioni, associazioni di categoria sono molto arrabbiate perché i fondi sono assolutamente insufficienti. Tant’è che il Pd, in Parlamento, ha presentato degli emendamenti per avere degli stanziamenti decisamente maggiori, ma la maggioranza li ha bocciati. Quindi, le Zls sono un buon punto di partenza, ma serve che il Governo si faccia carico delle esigenze del territorio stanziando i fondi che meritano, se vogliamo davvero che abbiano una funzione strategica e di rilancio del nostro sistema socioeconomico. Il resto sono chiacchiere e la destra sulle opere pubbliche e sullo sviluppo non può venire a raccontarcela: Salvini e Fontana in testa! Stanno all’anno zero e questa incapacità la paghiamo noi”, conclude Carra.

Milano, 7 marzo 2025

PD Regione Lombardia