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Gian Mario Fragomeli dopo aver letto i dati resi noti da uno studio fatto dall’Opi, l’Ordine professioni infermieristiche, di Lecco

FRAGOMELI (PD): “PER EVITARE LE FUGHE, UN’INDENNITÀ A FASCE PREVISTA PER ALTRE PROVINCE”

“In provincia di Lecco rischiamo una fuga del personale sanitario, in particolare degli infermieri, se sarà introdotta la cosiddetta ‘indennità di confine’ ipotizzata da Regione Lombardia per arginare il fenomeno dei frontalieri nella sanità per le province di Varese, Como e Sondrio. Sarà a causa dell’effetto ‘trascinamento’ che va evitato a tutti i costi”, lo dice Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, dopo aver letto i dati resi noti da uno studio fatto dall’Opi, l’Ordine professioni infermieristiche, di Lecco.

“Secondo questa indagine, se l’aumento, che l’assessore al Welfare Bertolaso ha quantificato in 350 euro, sarà corrisposto, il 60% del campione analizzato dall’Opi considererebbe la possibilità di andare a lavorare in una provincia limitrofa, quindi Como e Sondrio, se non verrà riconosciuto anche a Lecco”, sottolinea il dem.

“Ecco perché parlo di effetto trascinamento: mentre dalle province di Varese, Como e Sondrio gli operatori sanitari vanno a lavorare in Svizzera, dalla provincia di Lecco il rischio è che cerchino di spostarsi a Como e Sondrio per poter avere almeno 350 euro in più che a Lecco attualmente non verrebbero riconosciuti. Una prospettiva preoccupante perché potrebbe mandare in tilt ospedali e aziende sanitarie”, fa presente Fragomeli.

“Quindi, al netto della modalità con cui queste risorse verranno reperite da Regione Lombardia, ritengo prima di tutto che in generale sia necessario e urgente riconoscere un aumento di stipendio al personale sanitario e in particolare agli infermieri. E questo dovrebbe valere, seppure in misura ridotta, anche per le province limitrofe a quelle direttamente confinanti con la Svizzera. Perché se il problema in questo momento si sente maggiormente nei territori a nord, va ipotizzata anche un’integrazione stipendiale a fasce, ma che coinvolga un’area più ampia, di modo che non ci siano territori abbandonati da un gran numero di infermieri”, conclude il consigliere Pd”.

Milano, 16 maggio 2025

 

PD Regione Lombardia