L’incendio, di natura probabilmente dolosa, avvenuto stamattina nell’ex area Snia, era, purtroppo, ampiamente prevedibile. Perché da tempo giravano informazioni circa possibili azioni illegali legate al ciclo dei rifiuti in Brianza. Una circostanza dunque nota, che destava preoccupazione anche nella popolazione ormai esasperata dalle condizioni di abbandono dell’area. Purtroppo le nostre ripetute segnalazioni e i nostri allarmi non sono stati presi nella giusta considerazione. Ed oggi ci troviamo a guardare impotenti quella colonna di fumo che da stamattina all’alba sta infestando tutta la zona di Limbiate e Varedo, alimentata da tonnellate di rifiuti abbandonati da anni. Con chissà quali possibili conseguenze per l’ambiente e la popolazione.
Chiediamo quindi alla Regione, che è già sul posto con i tecnici per gli accertamenti, di monitorare attentamente e fare approfondite verifiche, anche nei prossimi giorni e settimane, sulla falda acquifera, perché le conseguenze di un incendio di tale portata potrebbero esservi non solo nell’aria ma anche nel sottosuolo. La salute dei cittadini che abitano la zona deve chiaramente essere al primo posto.
L’altro fonte aperto deve però essere quello delle indagini sulla natura dell’episodio. Sappiamo che in Lombardia i roghi di natura dolosa legati allo smaltimento dei rifiuti, soprattutto in depositi illegali, portano quasi sempre la firma delle mafie. Confidando nella scrupolosità degli inquirenti, ribadiamo però che la lotta alla malavita organizzata si fa anche nelle aule istituzionali, mettendo in campo azioni concrete di contrasto alla criminalità. È urgente, infine, dare una prospettiva chiara per l’area SNIA, una ferita nel territorio di Varedo che deve diventare opportunità di sviluppo per l’intera Lombardia.
Fabio Pizzul
Capogruppo PD in Consiglio Regionale
Gigi Ponti
Consigliere regionale PD
Stefano Zini
Segretario PD Varedo
Milano, 25 settembre 2021