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“Come avevo richiesto, Regione Lombardia colmerà a breve un vuoto rispetto alla prevenzione degli incendi nei siti di deposito dei rifiuti, a proposito dell’installazione degli impianti di videosorveglianza”, lo fa sapere Patrizia Baffi, consigliere regionale del Pd, che, in proposito, ha presentato una un’interrogazione a risposta immediata, trattata stamattina in consiglio regionale, dopo l’incendio che ha colpito un capannone della Ggm Ambiente di Codogno.

“Che iniziative intende mettere in atto Regione Lombardia per introdurre l’obbligo di collocare, negli impianti di stoccaggio di rifiuti, adeguati sistemi di controllo, videosorveglianza e registrazione? – chiedeva Baffi nella question time – L’assessorato ha dato delle risposte nei mesi scorsi, ma c’è ancora tanto da fare. Lo dimostra il fatto che, proprio sul mio territorio, di recente si è sviluppato l’ennesimo incendio. Ci sono ancora tante zone d’ombra. Ad esempio, come nel caso di Codogno, il fatto stesso che quando questi siti vengono visionati c’è sempre qualcosa che non va. Proprio il deposito lodigiano era appena stato controllato dall’Arpa di Lodi e Pavia che aveva disposto nuovi accertamenti”.

La risposta dell’assessore regionale all’Ambiente Cattaneo è andata nella direzione auspicata dalla Baffi: “Ha citato proprio la Circolare del Ministero dell’Ambiente del gennaio scorso, che ho riportato nella mia interrogazione, sottolineando che prevede vada considerata anche la posizione di impianti di videosorveglianza, ma non dà indicazioni sulla tipologia dei sistemi da utilizzare, né dei siti di stoccaggio dove si possono installare. E in Lombardia ci sono più di 3mila impianti autorizzati, ma di diversi generi. Cattaneo ha, dunque, detto che, assieme ad Arpa, la Regione ha avviato un’attività di valutazione delle tipologie di impianto dove potrebbero andare bene gli strumenti per la videosorveglianza, precisando che non è possibile imporre l’obbligo a tutti. E ha aggiunto che, dopo aver valutato l’iter formale, Regione ha deciso che fornirà linee guida alle autorità competenti, cioè, in questo caso, alle Province, in modo che possano emettere atti autorizzativi che prescrivano anche l’installazione degli impianti di videosorveglianza. Queste linee guida saranno individuate a breve”.

Soddisfatta Baffi: “L’assessore mi ha dato ragione: c’è in corso una valutazione per definire i distinguo tra un deposito e l’altro, aspetto assolutamente necessario, e soprattutto legare l’impianto di videosorveglianza con il parere di concessione dell’autorizzazione, dopo che Regione sarà intervenuta a colmare il vuoto normativo con delle linee guida. È la strada giusta”.

 

Milano, 17 settembre 2019

 

PD Regione Lombardia