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ORSENIGO (PD): “BENE LA RISOLUZIONE, MA UTILIZZIAMO LE COMPENSAZIONI PER LA RIFORESTAZIONE”

La risoluzione sugli ‘Interventi atti a scongiurare l’emergenza degli incendi boschivi’, approvata stamattina all’unanimità dal consiglio regionale della Lombardia, è un impegno per la Giunta regionale a rafforzare la prevenzione, a promuovere il miglioramento forestale, a fare bandi per progetti di riforestazione delle aree boscate danneggiate, a utilizzare a questo fine le economie del bando del Programma di sviluppo rurale. “Tutti interventi che per noi vanno bene, ma per quanto riguarda la provincia di Como, vogliamo ricordare ancora una volta a Regione Lombardia che i soldi ci sono e derivano dai 21 milioni di compensazioni ambientali per la costruzione di Pedemontana”, commenta Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd.

La risoluzione nasce “dall’emergenza incendi che ha colpito nelle scorse settimane tutta la regione, in particolare la provincia di Como dove 9 incendi hanno bruciato 673 ettari di territorio quasi completamente boscato – ricorda Orsenigo –. Perciò, se condivido in toto i contenuti della risoluzione perché affronta il tema della cura e dell’utilizzo del bosco, faccio presente che i fondi regionali a disposizione sono passati dai 16 milioni del 2007 agli 11 del 2011, fino ai 7 del 2014 e poi al solo milione e mezzo del 2019. Ma noi comaschi potremmo avere a disposizione molte risorse per intervenire in fase di prevenzione, ma anche ora che servono interventi di riforestazione. Invece, di quei 21 milioni di euro che ci spetterebbero, solo il 20% è tornato sul territorio ed è destinato alle aree limitrofe alla Pedemontana. Il rimanente 80% verrà spalmato su tutto il resto della Lombardia e questo non ci sembra corretto, soprattutto in un momento in cui siamo, a conti fatti, la provincia più colpita dagli ultimi incendi”.

Quindi, oltre ai fondi del Piano di sviluppo rurale, secondo Orsenigo il comasco ha altre risorse a cui attingere e che potrebbero essere importanti anche in futuro: “Il bosco è utile se viene gestito per la filiera bosco-legna-energia, a fini idrogeologici, sociali e turistici. Negli anni invece abbiamo assistito a una proliferazione non in virtù di una strategia precisa, ma a causa dell’abbandono del territorio montano. I risultati sono sotto gli occhi di tutti”, conclude.

u000bMilano, 5 febbraio 2019


PD Regione Lombardia