Skip to main content

A Milano la Cop 26 e intanto più alberi e più treni, lo chiede il PD nella giornata di Consiglio dedicata ai cambiamenti climatici

 

“La Cop 26, la Conferenza sul clima del 2020, venga ospitata a Milano”: è la richiesta che domani, martedì 26 febbraio 2019, il Gruppo regionale del Pd presenterà nell’ambito della discussione della risoluzione ‘Misure regionali di mitigazione e contrasto ai cambiamenti climatici’, in una seduta di consiglio regionale voluta proprio dai dem per affrontare il tema dei cambiamenti climatici.

“Entro il 2030 dovremmo ridurre del 40% l’emissione dei gas serra rispetto al 1990. Ed entro il 2050 dovremmo arrivare a zero emissioni nette – ricordano Fabio Pizzul e Antonella Forattini, capogruppo e consigliera regionali del Pd –. Nella situazione data, con già 1,2 gradi di aumento della temperatura mondiale a oggi ed eventi atmosferici sempre più devastanti, non si tratta di così tanto tempo”.

 

In particolare, “la Lombardia non ha una vera politica, se non orientata al quotidiano, allo sforamento dei livelli di smog che porta al blocco dei veicoli, ma che non è risolutivo e non è un intervento specifico per fermare i cambiamenti climatici. Ci vuole ben altro – proseguono i consiglieri Pd –. Ed è quello che chiederemo noi domani in Aula con i nostri emendamenti: innanzitutto più alberi. Riforestare i centri urbani significa assorbire i gas serra, ridurre il rumore, mitigare il calore, ridurre i consumi energetici: uno studio della Columbia University ha rilevato che il tasso di incidenza di patologie connesse all’asma scende del 25% per ogni 340 alberi in più per chilometro quadrato”.

 

Ma gli interventi riguardano anche l’agricoltura: “Per effetto dei cambiamenti climatici i periodi di siccità sono sempre più frequenti ed estesi e aumentano gli eventi atmosferici estremi quali alluvioni e gelate. Quindi, da un lato poca pioggia, poca neve, troppo caldo: come coltiveremo il mais tra pochi anni in Lombardia? Solo con un adattamento alla nuova situazione climatica. Ma va studiata, sperimentata. Dall’altro, le colture rischiano di essere spazzate via da quegli eventi con conseguenti danni”, continuano Pizzul e Forattini.

 

E sul piano della mobilità la parola è una sola: “Trasporto pubblico locale collettivo, in particolare quello su ferro, quindi treni frequenti ed efficienti. E qui sappiamo quanto c’è da lavorare nella nostra regione – concludono i consiglieri dem –. Alla luce di tutto questo, domani la prima richiesta sarà quella di approvare entro il 2020 il Piano regionale per l’energia e il clima, un documento quadro di riferimento al quale poi gli altri strumenti per le politiche ambientali lombarde dovranno essere adattati”.

Milano, 25 febbraio 2019

 

 

PD Regione Lombardia