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Si è aperta mercoledì scorso in consiglio regionale la battaglia delle opposizioni, Pd, M5S, Più Europa, Azione e Lombardi civici europeisti per la riforma della legge sulla sanità e che dovrebbe concludersi il prossimo 26 novembre. Tre giorni di interventi fiume, tutti mirati a discutere ed evidenziare i limiti di una riforma che le opposizioni giudicano sbagliata e inadeguata.

Una denuncia pesantissima al dramma delle lista d’attesa è arrivata subito il primo giorno dal consigliere regionale e capo delegazione del Pd in commissione Sanità Samuele Astuti che ha motivato la critica anche con le testimonianze raccolte fra i cittadini (👉il comunicato stampa, il video, l’intervento in aula).

La consigliera Carmela Rozza è intervenuta il secondo giorno, con la divisa da infermiera usata nei quattro mesi di volontariato al centro vaccinale delle Scintille di Milano, per dar voce alle figure professionali non mediche e chiedere sia riconosciuto il ruolo che spetta loro nell’organizzazione della sanità. Rozza ha anche denunciato che il numero delle Case della Comunità previsto dalla giunta è del tutto insufficiente ai bisogni dei cittadini. A Milano, ad esempio sono uno ogni 60 mila abitanti. Dovrebbero essere una ogni 20 mila (👉il comunicato stampa, il video, l’intervento in aula).

Otto le ore di intervento consecutive del consigliere Pietro Bussolati, in terza giornata, che ha ricordato innanzitutto il grandissimo spazio lasciato al privato, la cattiva gestione della spesa, le mancanze gravissime della sanità territoriale, a partire dalla carenza dei medici di base, criticità in nessun modo affrontate dalla riforma.(👉 il comunicato stampa, il video e la diretta d’aula del mattino e la diretta d’aula del pomeriggio).

RedazioneN7ggPD

PD Regione Lombardia