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‘La salute è un diritto’
BOCCI (PD): “CONSULTORI PRESIDIO DEL TERRITORIO: VANNO POTENZIATI, NON CHIUSI”

 “In Lombardia c’è bisogno di più consultori, altro che smantellarli”, è il messaggio che è emerso, questo pomeriggio, dall’incontro ‘Dalla parte delle donne: medicina di genere e consultori’, coordinato da Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, nell’ambito della prima conferenza regionale organizzata dal Gruppo del Pd e intitolata ‘La salute è un diritto’, che si sta tenendo in queste ore nelle sedi del consiglio e della Regione.

“La medicina di genere e i consultori sono stati delle grandi conquiste delle donne, grazie anche alle donne che operavano nella sanità e ai movimenti femministi. Gli stessi consultori pubblici, nati e consolidati proprio nella nostra regione e a Milano, grazie all’impegno e alla volontà delle donne e del femminismo, negli anni sono stati decimati e depotenziati, fino ad arrivare in alcuni territori lombardi a una contrazione quasi totale del servizio a causa delle miopi politiche di welfare della Regione. Un errore grave, in quanto occupano degli aspetti psicosociali, infermieristici, ostetrici, coinvolgendo le donne a tutto tondo. E dopo tanto costruire e curare e creare, ora stiamo perdendo tutto”, ha detto Bocci, introducendo il panel.

 

Spunti importanti sono venuti dagli interventi che sono seguiti, come spiega la stessa Bocci: “Daniele Coen, medico e divulgatore, ha sottolineato l’importanza di una medicina che sia calibrata sugli individui, sulle differenze e quindi anche sulle donne proprio in quanto diverse geneticamente dagli uomini. Da qui l’importanza di sostenere la ricerca medica e clinica specifica che va portata all’attenzione degli operatori della sanità e di cui vanno resi consapevoli i cittadini”.

 

A Daniela Fantini, dell’Associazione ginecologi territoriali, e ad Adriano Bonomi, psicologo e già responsabile di consultori, il compito di sottolineare il ruolo centrale di questi presidi per la sanità del territorio. “Hanno ricordato a tutti l’approccio multidisciplinare di queste strutture capaci di accogliere e dare risposte a mutati e diversi bisogni dei ragazzi e delle ragazze, delle donne, giovani e meno giovani, delle madri e delle famiglie, prima e dopo il parto, dei primi anni dei bambi, con il grande vantaggio della prossimità, perché si tratta di presidi sanitari vicino a casa che ora rischiano di scomparire”, ha detto Bocci.

 

Luoghi preziosi di consultazione e supporto che “adesso hanno bisogno di una rinnovata reputazione da parte di Regione, che li ha poco visti e valorizzati. Eppure, nel Piano sociosanitario regionale ci sono quattro righe sui consultori, dove si parla solo di sostegno alla maternità, alla genitorialità e null’altro.

Dovremo vigilare perché le nuove case di comunità non diventino un sostituto, ma un alleato. Noi ci batteremo perché non siano depotenziati questi centri di riferimento per le comunità, ma anzi potenziati con più risorse, più personale, più programmazione e pianificazione, su cui la Regione ha diretta competenza per dare risposte. Noi non smetteremo mai di chiedere che questo dovere di dare compiute e concrete risposte sia da questa Giunta pienamente rispettato”, ha concluso la consigliera Pd.

 

Milano, 24 febbraio 2024

PD Regione Lombardia