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Questa settimana il consiglio regionale ha approvato all’unanimità le modifiche alla legge istitutiva delle guardie ecologiche volontarie, le cosiddette Gev. La legge, nata nel 2005 per incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla difesa del patrimonio naturale e paesaggistico e per favorire la crescita di una coscienza civica attenta alla sostenibilità ambientale, aveva sicuramente bisogno di una revisione dopo 15 anni di operatività e tutti i gruppi consiliari hanno partecipato attivamente per rispondere alle esigenze di rinnovamento espresse dagli enti organizzatori delle Gev e delle stesse guardie ecologiche.

Lo spiega bene Antonella Forattini, consigliera regionale del Pd: “È stato un lavoro meticoloso e attento, caratterizzato da audizioni è confronti anche serrati con la maggioranza. L’esito finale non ci soddisfa appieno, ma abbiamo voluto riconoscere con il nostro voto favorevole la volontà di mantenere viva una funzione centrale per l’ambiente e l’ecosistema regionale”.

E aggiunge: “Come abbiamo ribadito anche in sede di votazione finale, la nostra attenzione è stata sempre rivolta a richiamare l’istituzione regionale ad assumersi le responsabilità che le sono proprie, come ad esempio la definizione dei criteri d’idoneità fisica e psicoattitudinale delle Gev, che dovrebbe essere di sola competenza regionale e che purtroppo verrà lasciata a decisioni individuali dei singoli enti – fa sapere Forattini –. Ma abbiamo lavorato anche per mantenere forme di rendicontazione unica e le relazioni sull’attività svolta che permettano di mantenere uno sguardo unitario sulle attività di vigilanza ecologica. E si badi bene che si tratta di richieste portate avanti prima di tutto da soggetti ascoltati nel corso delle audizioni”.

Purtroppo, solo alcune di queste proposte del Pd sono stati accolte, mentre altre hanno avuto il veto della maggioranza. “È un peccato perché la nuova legge si sarebbe potuta presentare con un quadro statutario più forte e regolatorio a livello regionale”, conclude la consigliera dem.

RedazioneN7ggPd508

PD Regione Lombardia