Roberta Vallacchi presenterà le sue osservazioni durante la discussione in commissione congiunta Attività produttive e Soistenibilità sociale, della Relazione sullo stato d’attuazione delle Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo
VALLACCHI (PD): “AUMENTA IN LOMBARDIA SOPRATTUTTO TRA I GIOVANI. SUBITO UNA REVISIONE DELLA LEGGE”
Giovedì 26 giugno, in seduta congiunta tra IV Commissione Attività produttive e IX Sostenibilità sociale, si terrà la discussione della Relazione sullo stato d’attuazione delle Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico. “È una presa d’atto di un’iniziativa di Giunta, ma noi possiamo presentare delle osservazioni che, come Gruppo regionale del Pd, abbiamo puntualmente preparato, vista l’importanza della normativa che colpisce un numero crescente di cittadini”, spiega Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, che segue la tematica.
“Per dare una dimensione del fenomeno, basti pensare che il ‘Libro Blu 2022’, pubblicato dall’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, evidenzia come, in quell’anno, l’ultimo disponibile, tutte le dimensioni del gioco abbiano fatto registrare un forte aumento rispetto al 2020: la raccolta complessiva è stata di 136.072,58 milioni di euro, la spesa è stata di 20.355,27 milioni di euro, ovvero rispettivamente il 22,39% e il 31,56% in più rispetto ai dati del 2021. Complessivamente, nel 2022 la Raccolta del gioco fisico ha registrato un incremento del 43,17 per cento rispetto al 2021”, fa sapere Vallacchi.
“In particolare, in Lombardia, i dati sulla raccolta mostrano un aumento del 41,83% rispetto al 2020, si è passati cioè dai 7 ai 12 milioni di euro. E quel che è peggio giocano anche i ragazzi dai 15 ai 17 anni: più del 30% ha giocato almeno una o due volte nella vita. La provincia in cui la frequenza di studenti quindicenni che hanno scommesso denaro almeno una volta nella propria vita è Bergamo, con un 40%, mentre per i diciassettenni la provincia che spicca in negativo è Varese, con un 43,51%. I ragazzi prevalgono decisamente sulle ragazze (a livello regionale, 45 contro 20%)”, aggiunge qualche dato la consigliera Pd.
“La relazione analizza molto a fondo i numeri sui più giovani, perché è da lì che parte l’opera di recupero. Infatti, il punto principale che emerge dall’analisi è che in Lombardia, come in tutto il Paese, cresce in generale la raccolta da gioco d’azzardo, ma in particolare quella online che riguarda soprattutto i giovani e i minori. Tra l’altro, un’indagine analoga di Confcommercio dimostra che la crescita online è sostenuta dai cosiddetti Punti vendita ricariche che non hanno un albo pubblico e sono difficilmente controllabili. E questo porta anche al rischio di riciclaggio”, continua Vallacchi.
“Come è emerso anche dalle audizioni, tra gli studenti lombardi aumentano, quindi, i giocatori d’azzardo e cresce anche la prevalenza di profili a rischio. Servono perciò azioni mirate e un monitoraggio costante nelle fasce di popolazione più giovani e vulnerabili. Ma per intercettarle Regione si limita a suggerire l’implementazione di Sportelli di ascolto nelle Case di comunità. Ma non è il modo migliore, se si considera che difficilmente un ragazzo, soprattutto se minore, si rivolgerà a una struttura pubblica. Bisogna intercettare i soggetti a rischio o già affetti da dipendenza da gioco d’azzardo attraverso modalità di intervento flessibili e non solo attraverso le tradizionali forme di presa in carico. Serve tanta informazione nelle scuole, ad esempio, come suggeriamo con le nostre osservazioni”, prosegue la dem.
“Dalla relazione emergono, inoltre, due aspetti: il primo relativo al numero esiguo di persone raggiunte dalle misure adottate a tutti i livelli; il secondo riguarda la necessità di un aggiornamento della legge di fronte a un contesto profondamente mutato. Le nostre osservazioni chiedono perciò, in estrema sintesi, di potenziare il sistema della prevenzione; ampliare il numero di persone raggiunte dalle azioni di prevenzione e dalle campagne informative; ripensare gli strumenti per la presa in carico precoce e tempestiva dei giocatori d’azzardo patologici, visto il numero ridottissimo di soggetti trattati dal servizio sanitario regionale; potenziare il sistema dei controlli nei confronti degli esercenti; prevedere la revisione dell’agevolazione Irap, finora inefficace; prevedere misure da parte di Regione a supporto dei Comuni nei controlli; in sede di Conferenza Stato-Regioni contribuire a riordinare e semplificare la normativa sul gioco d’azzardo patologico a livello nazionale”, conclude Vallacchi.
Milano, 24 giugno 2025