La giunta regionale della Lombardia oggi – dopo mesi di attesa e sollecitazioni – ha finalmente approvato in via sperimentale l’adozione dei test prenatali non invasivi gratuiti per le donne in gravidanza. E’ questo il risultato di una lunga battaglia condotta in consiglio dal Pd che, per mano del consigliere regionale Pietro Bussolati, il luglio scorso, aveva presentato un emendamento al bilancio di assestamento che faceva seguito a due ordini del giorno del 17 dicembre 2019 e del 28 luglio 2020 . “Il Test prenatale, Non invasive prenatal testing (Nipt) – afferma Bussolati- non è invasivo (si tratta di un prelievo del sangue) e si stima possa ridurre del 50% il ricorso a esami più invasivi e più rischiosi (villocentesi e amniocentesi) riducendo così i rischi per le donne e le spese per la Regione. Da lunedì ci aspettiamo che ci siano le raccomandazioni operative, in modo che ci sia la concreta gratuità del test per le donne in gravidanza lombarde, test che è già da tempo gratuito in Emilia Romagna ed è bene che la Lombardia finalmente raggiunga questo risultato”.
“Fino ad oggi il test – sottolinea Bussolati- era a totale carico delle pazienti e il suo costo arrivava fino a mille euro. Ora finalmente la Regione ha accolto la nostra richiesta. Sono felice che ci abbiano ascoltati prevedendo una applicazione per rischio e non sulla base del reddito ISEE, come la vicepresidente Moratti aveva ipotizzato in fase di bilancio. Ci auguriamo che al più presto dalla fase sperimentale si passi alla fase ordinaria, con l’utilizzo diffuso del test. La Lombardia deve diventare una Regione pilota per la gravidanza e la genitorialità e questo è solo un primo ma importante passo in questo senso”
Milano, 16 novembre 2021