MAJORINO E NEGRI (PD): “INCREDIBILI ATTACCHI AL COMUNE DI MILANO DA ESPONENTI DI DESTRA. REGIONE È IN RITARDO SULLE VASCHE MANCANTI E HA TAGLIATO RISORSE”
“Gli esponenti della destra e in particolare della Lega, che governa la Lombardia da anni, sono gli ultimi che possono parlare dell’esondazione dei nostri fiumi, visto che proprio la Regione è indietro con le opere che andavano fatte e concluse già da tempo. L’emergenza Lambro è perciò solo responsabilità loro e non certo del Comune di Milano che ha fatto la sua parte”, è perentorio Pierfrancesco Majorino, capogruppo regionale del Pd, di fronte alle accuse che la Lega milanese fa a sindaco e assessore cittadini.
“Realizzare le vasche di laminazione di Senago, Paderno Dugnano e Lentate sul Seveso era importante 10 anni fa, figuriamoci oggi con i cambiamenti climatici in atto. Ma solo la Giunta regionale di destra sembra non capirlo ed è in pesante ritardo. D’altra parte, quando con la presidente dell’Arpa Lo Palo e tanti esponenti che siedono anche in consiglio regionale, si continua a negare che esista una modifica del clima repentina, è chiaro perché certe opere fondamentali vengano trascinate nel tempo. Però, allora, non si lamenti poi la destra quando le piogge fanno danni a cittadini e attività commerciali. Che si metta d’accordo con se stessa”, insiste Majorino.
Ma c’è di più, rincalza Simone Negri, consigliere regionale del Pd: “Con che coraggio la destra interviene su questo tema quando in un solo anno ha complessivamente tagliato le risorse del 59,93% di investimenti propri tra tutela del territorio e dell’ambiente, togliendo 167 milioni di euro dai capitoli di bilancio? Mentre Milano e la Città Metropolitana hanno lanciato il progetto Pnrr ‘Spugna’, che prevede 90 interventi per favorire il drenaggio delle acque meteoriche laddove è alta la densità urbanistica, la Regione ha azzerato le risorse per la deimpermeabilizzazione e drasticamente ridotto le voci su rigenerazione urbana e rischio idrogeologico. Incredibile”.
E Majorino richiama “le parole dell’assessore regionale al Territorio Comazzi che sette mesi fa dichiarava che la Regione non inseguiva l’emergenza, ma lavorava per la prevenzione e la programmazione. Adesso è ancora una volta in grave ritardo e mentre Milano ha fatto il suo, la destra è inconcludente. Sono scelte politiche, ma a questo punto viene il sospetto che la Giunta Fontana rimanga immobile per mettere in difficoltà proprio il Comune di Milano”.
Per il capogruppo dem “bisognerebbe smetterla con queste speculazioni assurde e fare semplicemente tutti la propria parte, a partire dal completamento delle opere. E Regione, lo dico con grande rammarico, su questo è in deficit”.
Milano, 15 maggio 2024