MULTE TICKET SANITARI E LISTE D’ATTESA, ORSENIGO (PD): “LA GIUNTA FONTANA NON MANTIENE GLI IMPEGNI. COSA FARANNO I CITTADINI PENSIONATI O DISOCCUPATI A POCHE ORE DALLA SCADENZA DELLE SANZIONI? COSÌ SI DANNEGGIANO I LOMBARDI MESSI IN GINOCCHIO DA UNA SANITÀ ALLO SBANDO. A CANTÙ 12 MESI PER UNA SPIROMETRIA. A VARESE 15 GIORNI”
“Sulle multe arrivate a pensionati e disoccupati per i mancati pagamenti del ticket per le prestazioni di specialistica e farmaceutica, la Giunta Fontana non sta mantenendo l’impegno preso in Aula lo scorso 12 marzo”, denuncia il consigliere regionale del PD, Angelo Orsenigo.
“Allora, grazie alle pressioni del PD, era infatti stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la mozione che impegnava la Giunta ad estendere all’anno 2024 le agevolazioni previste dalla legge regionale 33 del 2022 per i ticket sanitari. Nonostante il sollecito che abbiamo presentato la settimana scorsa all’Assessore Bertolaso e all’Assessore Alparone, a meno di 24 ore dalla scadenza dei termini per il pagamento delle sanzioni, dalla Giunta non è arrivato nulla: non un atto, non un segnale. Da domani, data di scadenza delle prime cartelle esattoriali, cosa faranno i cittadini che avevano ricevuto il sollecito per i mancati pagamenti dei ticket per le prestazioni di specialistica e farmaceutiche? Saranno costretti a pagare? Verseranno un anticipo e saranno rimborsati dopo?”, chiede Orsenigo. “Mandare in confusione centinaia di pensionati o disoccupati lombardi già in difficoltà, che hanno erroneamente utilizzato i codici di esenzione, è incredibile e irricevibile. Negli anni precedenti, sempre grazie a ordini del giorno del PD, la Regione era corsa ai ripari trovando nelle pieghe del bilancio i finanziamenti sufficienti a coprire i costi delle sanzioni e dando la possibilità ai cittadini interessati di dilazionare i pagamenti e di regolarizzare spontaneamente le posizioni”.
“Oggi, invece – continua Orsenigo, concludendo – l’inerzia e la mancanza di una strategia politica della Giunta Fontana stanno danneggiando i lombardi già in difficoltà. Ciò è evidente nella totale incapacità di Palazzo Lombardia di agire sui tempi di attesa per una visita specialistica. Il che, sul territorio di Como, si traduce in enormi e ulteriori problemi per i cittadini. Basti pensare che il primo appuntamento disponibile per una spirometria è tra un anno a Cantù. In una struttura della provincia di Varese il tempo di attesa scende a 15 giorni. Un sistema sanitario che, di fatto, discrimina i cittadini in base alla propria provincia di appartenenza non è la sanità che meritiamo. È la sanità che va cambiata dalle fondamenta”.
Milano, 29 aprile 2024