I comuni e le province lombarde hanno in programma interventi sulle scuole per circa un miliardo, ma le risorse a disposizione coprono circa un quarto e sono in gran parte statali, mentre la Regione prevede di mettere a disposizione solo cinque milioni. Intanto, delle quasi seimila scuole lombarde facenti capo agli enti locali, il 30% è privo di certificato di collaudo statico, il 62% del certificato di prevenzione incendi, il 44% di agibilità/abitabilità, nel 20% non sono stare rimosse le barriere architettoniche e il 30% è privo di accorgimenti per il risparmio energetico.
È quanto è emerso questa mattina in Consiglio regionale con l’approvazione delle linee guida per gli interventi sul patrimonio scolastico lombardo, approvate con l’astensione del gruppo democratico.
“La Regione approva documenti, ma non aumenta le risorse – spiegano per il Pd Fabio Pizzul e Paola Bocci – e quelle che oggi sono a disposizione di comuni e province risalgono in gran parte a stanziamenti dei governi precedenti a guida Pd. Prima del governo gialloverde c’era il programma Italia Sicura che aveva un filone dedicato alle scuole, ma il nuovo esecutivo l’ha voluta chiudere. La Regione, di suo, ha stanziato 9 milioni nel bando del 2017, di cui effettivamente utilizzati 4,6, mentre per il bando 2020 ipotizza di stanziare 5 milioni. L’attenzione alla scuola si misura anche con l’impegno economico che si è disponibili a mettere in campo, è sempre una questione di priorità”.
Milano, 11 giugno 2019