DOTE LAVORO, ORSENIGO E CESAREO (PD): “BANDO REGIONALE PER SOLI UOMINI: INACCETTABILE E LESIVO DELLA DIGNITÀ DELLE DONNE. L’OCCUPAZIONE FEMMINILE VA SOSTENUTA SEMPRE”
“Regione Lombardia esclude le donne dalla Dote unica lavoro per il reinserimento lavorativo – denunciano Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, e Andrèe Cesareo, vice-segretaria provinciale del Partito Democratico di Como – Se è vero che tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, come sancito dalla Costituzione, allora si faccia subito marcia indietro per evitare discriminazioni per le donne comasche e lombarde”.
“C’è scritto chiaramente nelle linee guida della quinta fase della Dote unica lavoro di Regione Lombardia per la riqualificazione e il reinserimento lavorativo: i destinatari della misura possono essere solo di “genere maschile”. Un prerequisito di accesso inaccettabile se consideriamo che la Lombardia sconta un fortissimo divario occupazionale di genere. Stando ai dati Istat per l’ultimo trimestre del 2022, il tasso di disoccupazione femminile in Lombardia è pari al 6,2% rispetto al 3,8% degli uomini, con punte che toccano il 7% a Como, Sondrio, Brescia e Pavia. Non dimentichiamo poi che nel 2020 l’occupazione femminile a Como ha avvertito il fortissimo contraccolpo della crisi Covid con una diminuzione di 2694 unità. Proprio alla luce di questi dati Regione Lombardia deve rendere il sostegno all’occupazione femminile una priorità. Non era forse la premier Meloni che due settimane fa dichiarava che “per creare manodopera non servono migranti, ma far lavorare di più le donne”? Chiediamo quindi che Palazzo Lombardia modifichi il prima possibile i criteri del bando, rendendoli davvero universalistici. Giustificare l’esclusione dalla Dote unica lavoro con l’esistenza di altre linee di sostegno dedicate alle donne non è sostenibile perché la realtà del nostro territorio richiede di ampliare le platee delle politiche attive per il lavoro, colmando le disuguaglianze. Non è con la riduzione delle possibilità, ma con l’aumento dei sostegni regionali, che si rilancia l’occupazione femminile” concludono Orsenigo e Cesareo.
Como, 5 maggio 2023