Davide Casati sulla donazione di organi presentò un ordine del giorno approvato all’unanimità, l’anno scorso, durante l’approvazione del Piano socio sanitario regionale
CASATI (PD): “IN LOMBARDIA ADESIONI IN CALO. REGIONE LE SOSTENGA CON L’INFORMAZIONE PER AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DEI CITTADINI”
Aumentano le opposizioni esplicite alla donazione degli organi che in Lombardia toccano nel primo trimestre del 2025 il 39,7%, accanto al 41,6% di astensioni. Sono questi i numeri relativi al consenso rilasciato dai cittadini nel momento in cui viene rinnovata la carta d’identità che oggi il presidente di Aido Lombardia ha presentato, in audizione, alla III Commissione Sanità, chiedendo un intervento della Regione per sostenere la diffusione della cultura del dono e tutte le informazioni necessarie affinché i lombardi compiano una scelta davvero consapevole e non dettata dalla scarsa conoscenza o dalla paura.
“I numeri che negli ultimi anni hanno visto aumentare le opposizioni alle donazioni, con inevitabili ripercussioni sulla disponibilità degli organi e le liste di attesa per i pazienti, ci devono preoccupare. Per rispondere a questi dati è fondamentale che i cittadini siano sensibilizzati e informati sull’importanza della donazione degli organi prima di arrivare allo sportello dei Comuni per il rinnovo del documento di identità”, spiega il consigliere regionale dem, Davide Casati, firmatario di un ordine del giorno approvato all’unanimità, l’anno scorso, durante l’approvazione del Piano socio sanitario regionale, con il quale si chiedeva a Regione Lombardia di attivarsi, insieme ad Anci e alle associazioni di volontariato, per emanare delle linee guida e indicare ai Comuni azioni e tempistiche per informare al meglio i cittadini in prossimità della data del rinnovo del documento di identità, con l’adeguato anticipo.
“Sollecitiamo la Giunta a concretizzare questo impegno. Il bilancio di assestamento, che ci apprestiamo a discutere nelle prossime settimane, potrebbe essere l’occasione giusta per stanziare anche delle risorse economiche. Servono fondi per campagne di comunicazione efficaci e per permettere ai Comuni di espletare il compito di informare i cittadini e formare adeguatamente il personale degli uffici anagrafe, che deve essere in grado di fornire tutte le informazioni richieste dagli utenti”, conclude Casati.
Milano, 3 luglio 2025