Approvato in assestamento di bilancio un ordine del giorno di Carlo Borghetti sulla prevenzione e la cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
BORGHETTI (PD): “OK AL MIO ODG SULLA TARIFFAZIONE. ORA UTILIZZIAMO IN FRETTA LE RISORSE: IL PROBLEMA È URGENTE”
Costruire un sistema di tariffazione che oggi ancora non esiste e soprattutto individuare con precisione i requisiti per definire le patologie dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. “È passato all’unanimità con questi impegni l’ordine del giorno sulla prevenzione e la cura dei cosiddetti Dna, che ho presentato nell’ambito dell’assestamento di bilancio”, dice Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e capogruppo in III Commissione Sanità, che fin dalla scorsa legislatura si sta occupando dei disturbi del comportamento alimentare e di verificare come le risorse, che già oggi Regione Lombardia ha a disposizione, vengano utilizzate.
“Ci siamo accorti che già dai tempi della legge regionale del 2021 sulle ‘Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie’, votata anche da noi, venivano stanziate risorse poi, in realtà, poco utilizzate. Uno dei problemi è che non esiste a oggi una specifica tariffazione per questi disturbi. Infatti, spesso ragazze e ragazzi, magari adolescenti, vengono ricoverati in reparti psichiatrici, di medicina generale o in altre specialità, perché non esiste una unità di offerta ad hoc. Quindi anche la tariffazione e il rimborso che le strutture ospedaliere o i poliambulatori ricevono fa riferimento ad altri tipi di problemi che riguardano appunto la salute mentale o le conseguenze che i Dna portano con sé. Per questo è importante che l’ordine del giorno sia stato approvato: serve a mettere risorse per fare delle sperimentazioni all’interno dei servizi pubblici di Regione Lombardia, per identificare una tariffa ad hoc che consenta finalmente di far decollare questi servizi, utilizzando le risorse che già ci sono. E si parla di svariati milioni di euro”, spiega Borghetti.
“Il secondo aspetto è definire la multidisciplinarietà: c’è bisogno che queste persone, sempre più giovani, vengano contemporaneamente prese in carico dal nutrizionista, dallo psicologo, magari dallo psichiatra. L’assessore Bertolaso ha avviato un poliambulatorio di questo tipo nella bergamasca, che poi però è rimasto fermo per mancanza di personale. È la strada giusta. Ecco perché serve l’identificazione della tariffa di uno standard che definisca come si prende in carico un percorso diagnostico e terapeutico. Ma dobbiamo fare un passo in più: la remunerazione deve essere legata al successo della presa in carico”, aggiunge il dem.
“Serve, inoltre, lo sviluppo di servizi che siano sia territoriali che diurni, che residenziali. Cioè bisogna veramente sviluppare un sistema di servizi completo, che vada dalla consultazione iniziale, che può avvenire anche nei consultori dove ci vuole personale formato, a ricoveri giornalieri tipo day hospital. C’è molto bisogno anche delle comunità, che oggi sono quasi tutte private e costano tantissimo, mentre invece questo è un servizio sociosanitario che deve essere alla portata di tutti”, precisa il consigliere Pd.
“Sono molto contento che la maggioranza abbia approvato all’unanimità questi impegni. E mi fa piacere che l’assessore Bertolaso, con cui ho scambiato alcune riflessioni, condivida il percorso. Adesso bisogna fare in fretta perché le risorse si sono piano, piano accumulate dai tempi della legge regionale e dagli stanziamenti del Governo Draghi prima e, seppure in ritardo, Meloni dopo. Soldi che vanno utilizzati subito. Quindi spero che tutta la filiera degli interventi si sblocchi, perché i Dna stanno diventando un’urgenza sempre più grave che non trova risposta adeguata. La Lombardia può fare da capofila”, conclude Borghetti.
Milano, 1 agosto 2024