ASTUTI (PD): “NOMINE FITTIZIE E RITARDI SUL CRONOPROGRAMMA. MEDICINA DI TERRITORIO ANCORA LONTANA”
“La medicina territoriale rischia di non vedere la luce in Lombardia. E per espressa volontà della Regione che non ha capito l’importanza di rispettare un cronoprogramma che essa stessa si è data”, è il commento di Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd e capogruppo in III Commissione Sanità, alla risposta ricevuta stamattina, in consiglio regionale, dall’assessora al Welfare Moratti a una sua interrogazione sullo stato di attuazione dell’ultima legge di riforma della sanità lombarda, in particolare riguardo all’istituzione dei distretti.
“La legge 22, la riforma della riforma, doveva intervenire sanando gli errori della precedente norma, con particolare riferimento all’assistenza sanitaria territoriale, domiciliare e a una efficace integrazione tra servizi sanitari e sociosanitari – ha spiegato Astuti in Aula –. La legge individua tempistiche di realizzazione dei principali obiettivi molto stringenti e in particolare l’art. 36 identifica per l’anno in corso alcune scadenze indispensabili come l’istituzione dei distretti e le nomine dei relativi direttori da parte delle Asst, che doveva avvenire entro il 28 marzo scorso. Invece, ancora nulla”.
Mancano requisiti, criteri e nomina dei direttori di Distretto, figure cardine per la sanità regionale, insiste il consigliere Pd: “La Regione è in ritardo sull’attuazione di buona parte della legge: sui nuovi Poas, sui dipartimenti di cure primarie e i dipartimenti funzionali di prevenzione nelle Asst, sulle modalità di funzionamento della conferenza dei sindaci, su Case e ospedali di comunità, sulle centrali operative territoriali”.
Astuti voleva sapere dalla Moratti proprio il motivo del ritardo del cronoprogramma, ma la risposta ricevuta lo ha tutt’altro che soddisfatto: “In sostanza, l’assessora non sa le tempistiche e intanto, per i distretti, Regione ha proceduto con nomine fittizie, cioè in maniera transitoria, affidandosi ai direttori sociosanitari delle Asst. Ma non possono essere loro a ricoprire questo ruolo e pensare che sia una soluzione, vuol dire non aver capito quanto sia grave la situazione. Insomma, non ci ha detto quando intendono nominarli. La Giunta Fontana ha fallito già in passato, ma abbiamo bisogno di medicina di territorio subito. Noi ci rimettiamo per l’ennesima volta a disposizione per discutere dei temi della nostra sanità, ma vorremmo avere dei segnali da parte della Regione”.
Milano, 14 giugno 2022