Domani in Consiglio regionale mozione PD
Accade sempre più spesso che i contributi destinati a favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati non vadano alle persone che più ne hanno bisogno e privilegino chi ha già buone possibilità di trovare un impiego. È l’effetto dei nuovi requisiti di accesso alla Dote Unica Lavoro e a Garanzia Giovani, che profilano come fascia uno, quella destinata ai lavoratori più facilmente impiegabili, giovani e con più formazione, chiunque abbia anche solo un’ora di tirocinio o una giornata di lavoro interinale. La fascia uno dà diritto a misure di sostegno più blande, contributi per la riqualificazione inferiori rispetto alle altre tre fasce, di maggiore intensità.
Il caso viene sollevato dal consigliere regionale del Pd Samuele Astuti che domani in Aula presenterà una mozione, di cui è primo firmatario, per invitare l’assessore al lavoro Melania Rizzoli a correggere la distorsione.
“È paradossale – spiega Astuti – che per evitare di essere, come in passato, di manica troppo larga la Regione finisca per mettere tutti i lavoratori sullo stesso piano, trattandoli indistintamente come laureati con alta specializzazione in attesa solo di avere le giuste opportunità, mentre magari sono lavoratori disoccupati da anni, a bassa specializzazione, un po’ avanti con l’età che hanno avuto un contratto occasionale, anche di un giorno solo. Dote unica lavoro e Garanzia Giovani sono strumenti per le persone in difficoltà, giustamente graduati in base alle necessità, ma questa rigidità li rende poco utili. All’assessore chiediamo di apportare le necessarie modifiche.”
Con la mozione Astuti chiede anche rendere più stabili e continuative le erogazioni delle due misure, per permettere ai Centri per l’Impiego e alle Agenzie per il lavoro di programmare efficacemente la propria offerta in favore dei disoccupati. Inoltre, il Pd chiede anche di reintrodurre il monitoraggio settimanale sintetico relativo ad entrambe le misure, per una migliore programmazione e correzione di rotta sulla base dei dati pervenuti.
Milano, 3 febbraio 2020