Descrizione
L’Avviso sostiene le attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentati realizzate dagli Enti del Terzo Settore in possesso dei requisiti richiesti, a favore di persone che non riescono ad accedere ad alimenti sufficienti, sicuri e nutrienti tali da garantire un equilibrio alimentare e una vita sana, in particolare gruppi vulnerabili di popolazione che hanno perso o ridotto in modo significativo la loro capacità reddituale.
Di cosa si tratta
I progetti presentati dovranno riguardare le seguenti aree di intervento:
- Recupero, raccolta e distribuzione di prodotti alimentari con particolare riguardo ai prodotti specifici per l’alimentazione delle categorie più fragili (bambini, anziani, persone con problemi di intolleranze alimentari come, ad esempio, la celiachia);
- Estensione e consolidamento di rapporti operativi/accordi/convenzioni/protocolli tra aziende del settore alimentare, della ristorazione, enti assistenziali e organizzazioni della Grande Distribuzione Organizzata (GDO);
- Consolidamento della raccolta e distribuzione dei prodotti alimentari attraverso gli “empori solidali”, in modo coordinato ed integrato con le altre azioni di raccolta e distribuzioni presenti sul territorio;
- Potenziamento e qualificazione del modello organizzativo per la gestione efficiente degli alimenti e della sicurezza nel rispetto della normativa vigente, nonché dei processi di redistribuzione anche attraverso proposte volte alla razionalizzazione e alla creazione di sinergie con altri soggetti;
- Formazione al personale dedicato e alle diverse realtà associative in merito alle buone prassi adottate, con particolare attenzione all’organizzazione di un processo di gestione (movimentazione e stoccaggio), al rispetto della normativa HACCP, in materia di gestione, conservazione e somministrazione degli alimenti e alla normativa igienico sanitaria;
- Formazione e sensibilizzazione finalizzata all’accrescimento della consapevolezza degli operatori delle strutture caritative e delle persone assistite relativamente all’importanza dell’alimentazione sana ed equilibrata e alla lotta allo spreco;
- Valorizzazione dell’integrazione tra i diversi servizi, sociosanitari, sociali e del Terzo Settore attivi sul tema della povertà, anche al fine di percorrere soluzioni innovative di contrasto alla povertà, anche alimentare;
- Attivazione, anche attraverso il raccordo/integrazione con altri enti, di attività di supporto dei beneficiari finali attraverso azioni di accompagnamento quali ad esempio supporto ad attività di budgeting familiare, sportello di ascolto, iniziative di socializzazione, orientamento ai servizi;
- Sviluppo, anche attraverso il raccordo/integrazione con altri enti del territorio, di azioni finalizzate ad un aggancio precoce delle situazioni di bisogno, in particolare di nuclei familiari con minori, al fine di prevenire e contenere l’aggravamento della condizione di povertà.
Beneficiari
Enti iscritti al RUNTS o all’anagrafe delle ONLUS presso l’Agenzia delle Entrate, che operano sul territorio lombardo e che collaborano da almeno 3 anni con enti pubblici nello svolgimento di attività sociali, con finalità statutarie di natura civica e solidaristica, con riferimento alla raccolta e distribuzione delle derrate alimentari ai fini di solidarietà sociale e/o alla promozione di attività sociali volte al contrasto alla povertà, nonché alla valorizzazione dell’opera di volontariato. I soggetti dovranno dimostrare il possesso dei requisiti previsti al punto A5 dell’Avviso.
Risorse Disponibili e Caratteristiche dell’Agevolazione
- La dotazione complessiva è pari ad euro 3.200.000,00 di cui: • esercizio finanziario 2025: euro 800.000,00 • esercizio finanziario 2026: euro 1.200.000,00 • esercizio finanziario 2027: euro 1.200.000,00
- L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 90% del valore del progetto concesso al fine di conseguire i risultati indicati nella proposta progettuale. È quindi richiesto all’ente di contribuire con una quota di cofinanziamento pari al restante 10%. Il finanziamento massimo assegnabile tiene conto del livello di appartenenza dell’Ente, in base ai requisiti previsti dalla DGR 4388/2025, secondo la seguente articolazione: • fino ad un massimo di 45.000,00 euro per gli enti di primo livello • fino ad un massimo di 370.000,00 euro per gli enti di secondo livello • fino ad un massimo di 970.000,00 euro per gli enti di terzo livello. Se la dotazione del bando non risultasse sufficiente a coprire tutte le proposte progettuali si procederà alla riduzione, fino ad un massimo del 15%, del contributo riconoscibile ai progetti ammessi a finanziamento. Come conseguenza di tale riduzione, le attività progettuali saranno rimodulate d’ufficio riducendo della stessa percentuale l’importo di tutte le voci di costo indicate nella proposta progettuale. Nel caso in cui per l’ultimo progetto finanziabile le risorse disponibili non fossero sufficienti a coprire l’intero importo spettante, l’ente beneficiario potrà decidere se accettare o meno la quota assegnata e, di conseguenza, rimodulare le attività progettuali. Nel caso l’ente individuato decidesse di non accettare la quota assegnata, medesima richiesta sarà avanzata all’ente posto successivamente in graduatoria. Eventuali altri progetti non coperti da finanziamento regionale, risulteranno ammissibili ma non finanziati. La graduatoria dei progetti ammissibili ma non finanziati terrà conto in primis del livello territoriale di appartenenza dell’ente, dando priorità a quelli di primo, quindi a quelli di secondo e infine a quelli di terzo livello e successivamente al punteggio assegnato dal Nucleo di Valutazione. A parità di punteggio di due o più progetti dello stesso livello, si seguirà l’ordine cronologico di presentazione della domanda di contributo.