Skip to main content

Pietro Bussolati e Pierfrancesco Majorino a margine del convegno “Efficienza, Cybersicurezza, controllo: una sfida per le partecipate pubbliche” 

ARIA SPA: NEL 2025 GIÀ 595 ATTACCHI INFORMATICI AD OSPEDALI PUBBLICI

PD: “PREOCCUPATI CHE CENTRODESTRA SOTTOVALUTI, PER LORO ARIA È SOLO UN CENTRO DI POTERE”

Sono stati già 595 gli attacchi informatici agli ospedali pubblici lombardi nei primi mesi del 2025 bloccati dai sistemi di protezione implementati da Aria Spa, 6.057 le minacce informatiche rilevate nel corso del 2024. Sempre nel 2024, gli attacchi informatici verso Regione Lombardia e tutti gli enti e le società del sistema regionale, intercettati e respinti, sono stati addirittura 2.214. Una minaccia crescente, quella informatica, ma che è spesso sottovalutata. L’Italia è arrivata molto tardi a istituire la propria agenzia nazionale per la sicurezza informatica: l’agenzia italiana nasce nel 2021, esattamente trent’anni dopo quella tedesca. Sono alcuni dei dati e delle considerazioni emerse questa mattina a palazzo Pirelli durante il convegno su cybersicurezza e aziende partecipate organizzato dal gruppo regionale del Partito Democratico. I dati sulle intrusioni informatiche respinte sono stati forniti da Andrea Angeletta, responsabile cybersicurezza di Aria Spa.

“La sicurezza informatica oggi è centrale e ci preoccupa il ritardo con cui tutto il nostro Paese ha affrontato e sta affrontando questa sfida” dichiara Pietro Bussolati, il consigliere regionale lombardo del Pd che ha la delega per le aziende partecipate. “I nostri dati, soprattutto sanitari, e tutte le infrastrutture informatiche regionali devono essere tenuti al riparo, a maggior ragione in un momento così delicato per l’Europa e quindi anche per il nostro Paese. Che in Aria solo tre persone su oltre 400 dipendenti si occupino di cybersicurezza, sebbene supportati da molte professionalità esterne, dice perlomeno che c’è una difficoltà a rendere stabile una struttura adeguata allo scopo”.

Durante la mattinata si è parlato anche di Centro unico di prenotazione, su cui il Pd da tempo denuncia i ritardi accumulati rispetto a tutti gli impegni assunti pubblicamente dalla giunta regionale. Il direttore generale di Aria Lorenzo Gubian ha spiegato la grande complessità tecnica per la realizzazione del Cup unico anche nei soli ospedali pubblici, Asst e Irccs. Un quadro, quello illustrato da Gubian, su cui interviene il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino: “Dopo oggi siamo ancora più preoccupati, perché non si vede la fine della vicenda del Cup unico, che non è uno sfizio, ma un elemento essenziale di governo dell’offerta sanitaria, oltre che un servizio molto importante per i cittadini. E la responsabilità è della politica, di Fontana e dei vari assessori al welfare, che in nome del laissez-faire alla sanità privata profit non hanno mai insistito per il cup unico, lo strumento che permette di combattere le liste d’attesa e di avere sotto controllo costante le prestazioni erogate e quelle proposte, e quindi di poter programmare. Proprio quello che non hanno mai voluto fare”.

“Aria è una società strategica che ha in mano partite di grandissima importanza, e noi abbiamo lavorato per capire che cosa la politica regionale deve fare per rendere più efficiente il contributo della società ai servizi pubblici regionali – conclude Bussolati –. È evidente che Aria sia vista come un centro di potere dai partiti di destra, Fratelli d’Italia e Lega soprattutto. Questo è un grosso problema, basti pensare al famoso call center che, per ragioni evidentemente non di efficienza, venne insediato in Sicilia, a Paternò. Non è questo il modo per far funzionare Aria al meglio, è del tutto evidente. L’interesse dei lombardi deve venire prima di quello dei partiti di maggioranza”.

Milano, 9 maggio 2025

PD Regione Lombardia