Il Gruppo regionale del Pd ha chiesto ufficialmente, in commissione Cultura, che venga audita l’Agis, L’Associazione generale italiana dello spettacolo, che riunisce associazioni di categoria, federazioni e fondazioni e rappresenta gli imprenditori nei settori della cinematografia, della prosa, della musica, della danza, dello spettacolo. E il motivo è presto detto, come spiega Paola Bocci, consigliera e capogruppo in Commissione: “Regione Lombardia ha trascurato moltissimo il comparto, ritenendolo forse non fondamentale per il nostro territorio. Adesso, nel mezzo di un lungo periodo critico per tutti, ma in particolare per queste imprese, ha deciso di tagliare del 15% i contributi alle convenzioni con i teatri, ad esempio. Per non parlare del Film Fund: non ha mai voluto sovvenzionarlo, negli ultimi 5 anni, nonostante le nostre reiterate richieste”.
E adesso, dopo due anni e mezzo di sofferenza, dovuta all’emergenza sanitaria, con lunghi periodi di sospensione forzata delle attività, rigidi protocolli da rispettare, una sorta di diffidenza a tornare in sala da parte del pubblico, ci si sta mettendo anche la crisi energetica. “Le bollette incideranno in modo sempre più pesante sui bilanci delle imprese della cultura – aggiunge Bocci –. L’annualità si sta già rivelando più difficile di quello che gli stessi addetti ai lavori avrebbero potuto immaginare, come mi hanno fatto sapere”.
Per questo, la consigliera Pd, dando seguito alla domanda di un fondamentale adeguamento della dotazione sulle convenzioni per i successivi anni del triennio, ha chiesto l’audizione di Agis.
“Da quando sono stata eletta in Consiglio regionale chiedo con atti, mozioni, emendamenti, ordini del giorno al bilancio, di aumentare le dotazioni finanziarie per lo spettacolo. Invece, il centrodestra ha sempre più impoverito le risorse. Spero che ascoltando dal vivo la voce, ormai disperata, della categoria, la maggioranza che governa questa regione si renda conto di quello che rischiamo di perdere”, conclude la dem.
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