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No al reintegro degli operatori sanitari no vax nei reparti con pazienti fragili. A chiederlo, con una mozione che sarà discussa in aula martedì prossimo, 8 novembre, è il consigliere regionale e capogruppo del Pd in commissione Sanità Samuele Astuti. La mozione fa seguito alla decisione del Governo di anticipare al primo novembre il termine ultimo per l’obbligo vaccinale per tutti gli operatori della sanità, prima previsto il 31 dicembre prossimo. Il decreto, che è stato giustificato dal cambiamento del quadro epidemiologico della pandemia e soprattutto dalla necessità di sopperire alla grave carenza di personale, in origine prevedeva anche la soppressione dell’obbligo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa, ma almeno in quella parte, è stato revocato, come aveva chiesto con forza e da subito il Pd in consiglio regionale, in questo caso ascoltato dall’allora assessore alla sanità, Letizia Moratti.
Con il nuovo decreto in Lombardia saranno reintegrati 670 fra medici, infermieri e operatori sanitari. Se si contano anche le strutture private gli infermieri diventano 1.044. Questo a fronte di una mancanza strutturale di 9.500 infermieri e 1.166 medici di base e pediatri di libera scelta.
“Se la mancanza di operatori sanitari è evidente- afferma Astuti- lo è altrettanto la necessità di tutelare i pazienti fragili, per i quali il Covid potrebbe essere ancora molto rischioso”.
Come ha ricordato il presidente della Fondazione Gimbe il Covid non è più quello del 2020-2021, ma la pandemia è ancora in corso. Sia l’Oms sia l’Ecdc (Il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) invitano tutti i Paesi a prepararsi per l’imminente arrivo della variante Cerberus e l’imprevedibilità degli scenari a medio-lungo termine.
La stessa Moratti, a giustificazione delle sue recenti dimissioni, ha espresso “preoccupazione per la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini”.
Mentre da parte sua, Filippo Anelli, presidente della Federazione degli ordini dei medici, ha dichiarato che il rientro anticipato degli operatori non ha rilevanza sugli organici.
“Per questo- conclude Astuti-, considerando che a livello regionale possono essere stabilite disposizioni per affidare ai professionisti no-vax reintegrati attività diverse da quelle clinico-assistenziali, senza configurare alcun demansionamento, chiediamo alla giunta di dare indicazioni ai Direttori generali di Ats e Asst affinché non reintegrino gli operatori sanitari no vax nei reparti con pazienti fragili più a rischio. Come peraltro già chiesto dall’Anaoo Assomed,il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici ospedalieri”.

👉 Il testo della mozione e l’iter istituzionale sul sito del Consiglio regionale

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia