Anche la Regione intervenga a favore delle imprese con misure ad hoc
Dopo le misure per la zona rossa il Governo, con il ministro Gualtieri, sta studiando un piano per contrastare l’emergenza economica nelle zone gialle, mentre Regione Lombardia non ha ancora adottato un proprio provvedimento ad hoc. Il gruppo regionale del Pd ne auspica l’approvazione e avanza alcune proposte:
- Sospensione, riduzione e rateizzazione delle imposte regionali (addizionale regionale Irpef, quota propria dell’Irap);
- semplificazione delle procedure di concessione dei contributi di competenza regionale;
- messa a bando in tempi rapidi la totalità dei fondi strutturali destinati alla Regione Lombardia e non ancora spesi;
- sospensione del pagamento del bollo auto;
- revisione del ruolo e delle funzioni di Finlombarda.
La Regione, insieme al Governo, dovrebbe anche chiedere all’Unione Europea, attraverso la Banca Europea degli Investimenti (BEI), di dare un contributo sostanziale e massiccio ai nostri territori, così come andrebbero previsti nella prossima programmazione europea, in via di definizione, fondi dedicati per il rilancio economico delle zone colpite dall’emergenza Covid-19.
“In questo momento serve un grande senso di responsabilità da parte di ogni istituzione – dichiara il capodelegazione Pd in commissione attività produttive Samuele Astuti -. Tutto il tessuto economico della Lombardia sta entrando in crisi e se il Governo ha già allo studio alcune misure complessive, extra zona rossa, occorre che anche la Regione approvi le proprie. Le micro, piccole e medie imprese, che sono l’asse portante della nostra economia e il maggior datore di lavoro, devono essere aiutate a superare la crisi. La Regione può iniziare dalle proprie imposte, prevedendo riduzioni, sospensioni, dilazionamenti, e dal proprio sistema di erogazione dei contributi che ha procedure troppo lunghe per l’emergenza in corso. Poi ci sono anche i fondi europei, che occorre riuscire a utilizzare fino in fondo. Occorre uno sforzo straordinario per affiancare quello già enorme che le nostre imprese stanno compiendo e dovranno compiere per superare la crisi.”
Milano, 4 marzo 2020