“Nuova tegola sulle paratie: oggi abbiamo scoperto che ci sarebbero due nuove date per arrivare all’avvio dei lavori, ma sono subordinate alla disponibilità dell’area di cantiere. In base a questo, Ilspa prevede di procedere con l’approvazione del progetto esecutivo entro il 26 giugno, per poi bandire la gara per l’appalto lavori entro il 2 luglio”, lo riferisce Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, dopo la risposta alla sua interrogazione trattata stamattina, durante la seduta di consiglio regionale, sul futuro dell’opera delle paratie.
“Più precisamente, come ha riferito in Aula l’assessore agli Enti locali e montagna, rispondendo alle mie richieste, tutto è subordinato alla revoca del provvedimento di sgombero o all’accettazione da parte del privato per l’area di Tavernola dove dovrebbe sorgere il cantiere – prosegue Orsenigo –. Leggendo una relazione fatta da Infrastrutture lombarde, Sertori ha riassunto ciò che si sapeva già, dall’incontro di ottobre, a proposito della progettazione, delle vasche e della passeggiata. Ma ha chiuso il suo intervento, sempre riferendosi alle parole di Ilspa, facendo sapere che tra le osservazioni che sono state fatte dai validatori, c’è anche quella relativa all’area messa a disposizione per lo stoccaggio dei materiali. Come sappiamo, il Comune di Como, con delibera del 18 aprile, ha richiesto all’azienda privata, rispetto al suo sito di Tavernola, la liberazione e lo sgombero dell’area lacuale. Il privato ha risposto il 7 maggio, chiedendo al Comune l’annullamento del provvedimento di sgombero dell’area. Ilspa sta valutando se c’è la possibilità di utilizzarla in parte per il cantiere e in parte per la ditta. Perciò le nuove date sono davvero strettamente legate alla possibilità di acquisizione della disponibilità dell’area di cantiere. Poi, una volta che il progetto esecutivo è validato, cioè stando a quanto dice Ilspa il 26 giugno, appunto, nel giro di pochi giorni dice di essere in grado di pubblicare il bando”.
Insomma, per Orsenigo “c’è sempre qualche intoppo che anche Regione Lombardia non si aspetta. Ci verrebbe da dire che c’è molta improvvisazione. Perciò, non posso che augurarmi che siano le ultime date che vengono decise, visto che finora non sono state rispettate. Se lo meritano i comaschi, ma in generale il nostro lago, conosciuto e amato non solo a livello nazionale, ma anche mondiale”.
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Milano, 4 giugno 2019