Ora si deve ripartire dalla rigenerazione urbana ed evitare di consumare altro suolo. Il consigliere regionale Jacopo Scandella (Pd) commenta così il pronunciamento della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima una norma della legge sul consumo di suolo in Lombardia, la 31/2014, che regolava il periodo transitorio, impedendo ai comuni di ridurre le aree edificabili all’interno dei loro Piani di Governo del Territorio.
La decisione della Corte giunge alla fine di un contenzioso aperto dal Comune di Brescia. “Finalmente – afferma Scandella – dopo cinque anni la legge regionale sul consumo di suolo è giudicata per quello che è, e cioe una legge ‘mangiasuolo’ che ha permesso, se non assecondato, la cementificazione. Esattamente come il Pd aveva già detto allora, purtroppo inascoltato. Nel 2017 i metri quadrati di suolo consumati in Lombardia erano più di 3 milioni, di questi ben 600 mila persi solo nel 2017 stesso. Ora la Lombardia deve voltare pagina. E’ necessaria una politica di vera tutela del suolo, improntata alla rigenerazione urbana che non è solo recupero delle aree dismesse ma anche degli edifici e delle abitazioni nelle città e nei paesi”.
Milano, 18 luglio 2017