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La Regione ha il dovere di controllare le condizioni di lavoro al San Raffaele. A chiederlo sono il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti e la consigliera regionale Carmela Rozza (Pd), a seguito dell’audizione dei rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’ospedale che si è tenuta giovedì, su richiesta degli stessi consiglieri dem, in una seduta congiunta delle commissioni Sanità e Lavoro. “Il quadro tracciato – affermano Rozza e Borghetti – è drammatico. Le condizioni contrattuali sono svantaggiose e non eque (si applicano trattamenti economici diversi per le stesse attività), tanto che moltissimi professionisti hanno dato le dimissioni e chi resta è costretto a turni massacranti. Il rischio che quello che era un fiore all’occhiello della sanità lombarda perda la sua attrattività e non sia più in grado di garantire ai pazienti cure adeguate è altissimo”.
Di fronte a tutto questo la Regione non può stare a guardare. “Ha il dovere- attaccano i consiglieri dem- di svolgere un controllo non solo delle condizioni gestionali e strutturali della struttura ma anche delle condizioni contrattuali. Il San Raffaele è una struttura accreditata, il che significa che è pagata dai contribuenti e come tale deve rispondere alla Regione di tutto il suo operato. Con la riforma della sanità, oltretutto, la Regione ha equiparato il pubblico al privato, il che significa che entrambi hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Noi non siamo affatto d’accordo sulla equiparazione dei due settori, perché il privato ha libertà d’impresa, però, per coerenza e logica, se si equiparano i due settori bisogna garantire gli stessi contratti a entrambi”.
“Per questo- concludono Rozza e Borghetti- facciamo nostro l’sos lanciato da medici e infermieri del San Raffaele e chiediamo alla Regione di avviare da subiti controlli sulla struttura. Già da ora , a seguito dell’audizione, sarà inviata una nota congiunta delle Commissioni Sanità e lavoro alla giunta”.

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia