Il Pd si schiera al fianco del popolo curdo per dire no a una guerra assurda e crudele che ha visto, tra l’altro, assassinare barbaramente dalle milizie filo turche Havrin Khalaf, leader curda del Partito per il Futuro della Siria e altri dirigenti politici dell’opposizione.
Lunedì scorso il Partito Democratico ha aderito alla manifestazione organizzata da “Milano con i curdi”, a cui hanno aderito migliaia di persone e che si è tenuta sotto il consolato turco per esprimere solidarietà al popolo curdo e chiedere di fermare l’invasione del Rojava, la zona a nord est della Siria da loro abitata dall’XI secolo. Una ferma condanna che si è espressa anche con la sottoscrizione in Consiglio regionale di una mozione presentata da Michele Usuelli di + Europa e approvata dall’aula, che chiede di promuovere in tutte le sedi istituzionali europee e internazionali la ferma condanna dell’invasione e adoperarsi per sollecitare l’attivazione di tutti i canali diplomatici per spingere Erdogan a cessare gli attacchi. Il documento impegna inoltre la Giunta regionale a intervenire presso il Governo italiano per sospendere, con effetto immediato, tutte le forniture di armamenti e sistemi militari alla Turchia, come previsto dalla legge 185 del 1990 e come hanno già fatto, proprio in questi giorni, altri Paesi dell’Unione europea. Questo, in considerazione del fatto che l’Italia è il Paese dell’Unione europea che esporta più armi alla Turchia. Nel 2018 il giro d’affari è stato di 362 milioni di euro, il che fa del Paese guidato da Erdogan il terzo acquirente mondiale di armi italiane.
“E’ doveroso – afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Pizzul – fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per sostenere chi ha sofferto e lottato per la propria libertà. Non è accettabile che l’Italia sia in alcun modo complice di Erdogan e del suo intervento”.
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