Con i sindacati chiediamo alla Regione l’impegno a mettere fine alle morti sul lavoro. A chiederlo è il consigliere regionale e capodelegazione del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti a seguito dell’approvazione in aula di un amozione, presentata dal Pd, che chiede la convocazione del Patto per lo sviluppo per verificare l’applicazione delle leggi sulla sicurezza sul lavoro , la messa a punto di un protocollo d’intesa che avvii azioni di sensibilizzazione sulle morti bianche e lo sviluppo, con la modifica della legge sul sistema sanitario lombardo, di una medicina del lavoro adeguata.
“Quest mattina- afferma Astuti- a Varese si è tenuto un presidio davanti alla prefettura di CGIL, CISL e UIL in cui è stato chiesto, tra gli altri anche a Regione Lombardia, di assumersi la responsabilità di agire nell’immediato, con massicci investimenti in prevenzione e con un azioni dirette a contrastare la terribile piaga delle morti bianche tornate ad occupare le prime pagine dei media dopo gli strazianti incidenti che hanno strappato la vita a Luana D’Orazio, ventiduenne di Prato, e a poche ore di distanza in provincia di Varese a Christian Martinelli, 49enne, e Marco Oldrati, 52enne e in provincia di Bergamo a Maurizio Gritti, di 46 anni”.
“Noi vogliamo combattere questa battaglia con i rappresentanti dei lavoratori. Di fronte a tali tragedie- continua Astuti- che lasciano sgomenti e arrabbiati in nome dell’istituzione che siamo chiamati a rappresentare, non possiamo limitarci al cordoglio. Le morti sul lavoro sono un’emergenza nazionale e noi, qui in Lombardia, abbiamo il triste primato di regione con più incidenti mortali. Solo nel 2021 sono stati 27, mentre le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale in Italia nel primo trimestre del 2021 sono state 185. Numeri drammatici per i quali oggi abbiamo chiesto, anche con la presentazione di una mozione, poi approvata, di combattere questa battaglia e collaborare per lo sviluppo di una nuova cultura del lavoro, basata sulla tutela della salute e su frequenti controlli. Come Regione Lombardia dobbiamo far sì che venga garantito a tutti i lombardi il ‘diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona’, così come sancito dalla Costituzione”.
Milano, 11 maggio 2021