Interviene anche Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, sul tema del futuro della cosiddetta Cittadella sanitaria, da realizzarsi nell’ambito dell’area ospedaliera di via Napoleona, a Como. “Se da un lato la sanità lariana racconta ai cittadini di una razionalizzazione dei servizi grazie alla realizzazione della Cittadella sanitaria, dall’altro lascia che sia l’incertezza a vincere. Lo scopo del progetto è nobile, ma il modus operandi per la realizzazione lascia diversi, grossi, dubbi”, commenta il consigliere Pd al termine dell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Como sul piano di recupero.
“Occorre operare perché gli spazi di via Napoleona diventino il vero fulcro dell’assistenza, accelerando il recupero di quell’importante spazio cittadino non solo con il completamento del trasferimento a Camerlata dei servizi sanitari e degli uffici cittadini dell’Ats, ma anche coinvolgendo i soggetti del terzo settore, in modo che nell’area possano trovare spazio e collocazione le loro attività sociali e di assistenza. Inoltre può diventare anche la casa delle associazioni e delle organizzazioni di volontariato e degli ordini professionali sociali e sanitari. Ma non è da escludere che possa rappresentare un importante risposta alle esigenze dei cronici”, ragiona Orsenigo.
“Un altro passo da fare rapidamente è aprire l’area verde dell’ex ospedale come parco urbano a vantaggio del quartiere di Camerlata e dell’intera città di Como – prosegue il consigliere Pd –. Ma soprattutto, poiché in questi dieci anni le procedure di alienazione dell’area ex ospedale, il 60% della quale destinata alla vendita, si sono arenate e il conseguente recupero urbanistico non è potuto avvenire, il Comune di Como ha il compito di formulare e presentare urgentemente alla Regione e agli altri soggetti dell’Accordo di programma una proposta che consenta lo sblocco della situazione. Ciò che conta è soprattutto che non diventi un ghetto”.
In questo senso, Orsenigo ricorda che a dicembre, nell’ambito dell’approvazione del bilancio annuale, è stato votato un ordine del giorno, di cui era firmatario, che impegnava la Giunta regionale, “nell’ambito degli stanziamenti del bilancio, a provvedere per la prosecuzione delle iniziative d’insediamento di servizi sanitari, ambulatoriali, di carattere sociale nell’area ex ospedaliera di Como Camerlata; ad agire, in sede di Accordo di programma, affinché eventuali modifiche dello stesso non comportino il venir meno delle finalità d’insediamento di attività e servizi pubblici e di ricucitura del tessuto di quartiere e di insediamento di servizi abitativi con valenza pubblica nelle destinazioni urbanistiche dell’area; a sostenere una valutazione dei benefici e degli oneri spettanti ai partecipanti in funzione di un’eventuale più adeguata ripartizione degli stessi alla luce della situazione attuale”.
Milano, 7 maggio 2019