“Regione Lombardia riduca le pastoie burocratiche che impediscono ai cacciatori di contenere la presenza di cinghiali sul territorio comasco a tutto danno degli agricoltori”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, che stamattina ha firmato e depositato un’interrogazione con risposta in Commissione, proprio sul tema.
“Il consiglio regionale, in modo trasversale, aveva approvato, nel luglio del 2017, la legge regionale sulla ‘Gestione faunistico–venatoria del cinghiale e recupero degli ungulati feriti’ che ha inteso dare maggiore efficacia ai piani di abbattimento – racconta Orsenigo –. Sono seguiti i vari adempimenti, cioè la zonizzazione del territorio regionale e le modalità di gestione del cinghiale. Ma Regione Lombardia ha anche obbligato i cacciatori alla difficoltosa e complicata pratica che impone per ogni abbattimento la geolocalizzazione Gps delle coordinate geografiche. Risultato? La protesta dei 110 cacciatori del Comprensorio alpino di caccia Prealpi Comasche, che non hanno ritirato i tesserini e i bracciali in segno di protesta nei confronti della Regione e delle sue complicate norme, e la conseguenza che nei primi due giorni di caccia nel comprensorio sia stato abbattuto un solo esemplare a fronte dei 67 del 2015 e ai 46 del 2018”.
Una norma sbagliata e una giusta protesta, ma che “hanno messo in difficoltà in primis gli agricoltori delle nostre zone, i quali da tempo avevano lanciato l’allarme – prosegue Orsenigo –. Per questo con l’interrogazione voglio sapere quali azioni concrete e urgenti l’assessorato all’Agricoltura intende mettere in campo per risolvere questo problema, come pure quello del divieto di allettamento alimentare”.
Inoltre, rimane un secondo importante nodo: “Nonostante le rassicurazione del Governo gialloverde, è ancora aperta la questione dei cacciatori abilitati che non possono partecipare ai piani di abbattimento fino a quando non verrà modificata la legge nazionale che di fatto rende in parte inefficace la nostra norma regionale. Anche su questo vorremmo sapere dall’assessore all’Agricoltura Rolfi a che punto sono le interlocuzioni con Roma, visto che ora governa il suo partito, e quando sarà permesso ai cacciatori volontari di partecipare ai piani di abbattimento, rendendo finalmente possibile un’azione di contenimento efficace”.
Milano, 13 giugno 2019