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CASA, MAJORINO E ROZZA (PD): “PER AFFRONTARE L’EMERGENZA ABITATIVA È NECESSARIO UN SALTO DI QUALITÀ, A PARTIRE DALLE AREE VASTE E DA UNA NUOVA LEGGE SULL’AFFITTO CONVENZIONATO”

“L’Italia è il paese che si trova in maggiore difficoltà rispetto all’emergenza abitativa e senza un vero salto di qualità non si può pensare a nessun miglioramento. Affrontare i temi della casa significa, innanzitutto, cambiare prospettiva rispetto ai problemi ambientali e a tutte le trasformazioni in atto, chiederemo quindi a Regione Lombardia una maggiore coerenza tra le parole che si dicono e le scelte che si fanno e andremo avanti promuovendo un grande patto tra tutti per rispondere alla grande domanda che è cambiata. Servono nuove prospettive e nuove volumetrie per l’edilizia pubblica, salvaguardando naturalmente il consumo di suolo e partendo dal recupero delle ancora numerosissime case vuote e da una vera rigenerazione urbana” così Pierfrancesco Majorino, capogruppo dem e responsabile nazionale per la casa, ha concluso la seconda giornata del convegno organizzato dal gruppo consiliare del Pd sul futuro dell’abitare che oggi è stata aperta da un panel dedicato al problema del caro affitti e allo sviluppo dell’area vasta in Lombardia, introdotto dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza.

 

“Ragionare sulle aree vaste – spiega Rozza – significa immaginare una diversa organizzazione del territorio per l’assegnazione degli alloggi, per i piani urbanistici, per i trasporti, perché non può esistere area vasta senza una rete di trasporto veloce, una programmazione urbanistica coerente, una nuova legge regionale sull’assegnazione degli alloggi pubblici che non impedisca le assegnazioni fuori dal comune di residenza. Ora come ora, la differenza fiscale tra il canone concordato della legge 431/98 e il libero mercato è talmente risibile che porta il proprietario a muoversi legittimamente verso il libero mercato”.

“Serve dunque – propone Rozza – una nuova legge regionale (con nuove risorse) sull’affitto convenzionato, che stabilisca un canone massimo riconosciuto dalla Regione e su cui, di fronte a una eventuale incapacità di pagamento dell’inquilino incolpevole, la stessa Regione, o il comune, si assuma l’onere della garanzia nei confronti del proprietario garantendo il pagamento del canone fino a un ricollocamento in edilizia pubblica oppure, in caso di cattivi pagatori, si faccia carico del pagamento delle spese legali per l’eventuale sfratto. Con l’affitto convenzionato i proprietari hanno quindi la garanzia del pagamento del canone”.

Milano, 14 ottobre 2023

Qui dati e note della prima giornata

 

PD Regione Lombardia