La Regione Lombardia è in ritardo sull’assunzione dei 720 nuovi addetti dei centri per l’impiego anche in attuazione dell’accordo Stato Regioni del 2017, ai tempi del governo a guida Pd. Lo ha ammesso questa mattina la giunta regionale lombarda, con il sottosegretario Fabrizio Turba, rispondendo a una interrogazione a risposta immediata del consigliere regionale del Pd Samuele Astuti. La carenza di personale ha un impatto importante non solo sull’efficienza dei centri per l’impiego, ma anche sull’attuazione del Reddito di cittadinanza che, senza il potenziamento dei Cpi, rimane privo della parte di collocamento e ricerca di opportunità lavorative.
“I centri per l’impiego hanno bisogno di nuovo personale – spiega Astuti – perché non ce la fanno a sostenere la domanda di servizi da parte delle persone senza lavoro. In altre Regioni, come l’Emilia e la Toscana, per esempio, sono stati banditi i concorsi per l’assunzione del personale concordato con il Governo, mentre la Lombardia è in ritardo, anche a causa della scelta di non regionalizzare il sistema dei centri per l’impiego, come vuole la legge nazionale. La Regione ha ammesso il ritardo, ora chiediamo che non si perda ulteriore tempo e si bandisca il concorso per i 720 addetti, di cui 514 a tempo indeterminato. Ogni mese di ritardo, oltre a penalizzare chi ha bisogno dei centri per l’impiego, provoca anche un danno indiretto, perché le persone inserite nel sistema del reddito di cittadinanza percepiscono il sussidio ma non vengono indirizzate verso nuove opportunità lavorative. Senza politiche attive il reddito di cittadinanza rimane monco della parte più importante.”
Milano, 5 novembre 2019