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LETTERA AGLI INQUILINI ALER PER ANNUNCIARE SCONTI, MA IN MOLTI CASI I BOLLETTINI SONO ADDIRITTURA RADDOPPIATI

La campagna elettorale di Attilio Fontana si arricchisce di nuove scorrettezze, utilizzando Aler Milano, e non solo, per la propria propaganda. Una pioggia di bollettini aziendali con interventi di Fontana e dell’assessore Rizzi, un canale Youtube aziendale che spaccia una falsità, accusando il Comune di Milano e la Prefettura di obbligare Aler e la Regione a ricollocare gli abusivi, e infine una lettera a tutti gli inquilini controfirmata da Fontana e dal presidente dell’ente per annunciare sconti sui bollettini da pagare.

Ma il fatto di inedita gravità è che la destra, con Fontana, specula e fa campagna ingannevole verso i più poveri: gli annuncia uno sconto che non c’è, è solo un gioco delle tre carte, perché alla fine queste persone devono pagare molto di più di prima, ben oltre le loro possibilità. Sono i pensionati al minimo, le persone con redditi annui da zero a tremila euro che già avevano dichiarato di non poter onorare le spese. A loro viene sì garantito un taglio della quota per il riscaldamento, che nel frattempo è schizzato in alto per gli aumenti dei costi energetici, ma contestualmente gli viene cancellato lo sconto sul canone e/o sui servizi. Il risultato è che per loro il bollettino mensile non si riduce, anzi, cresce del 50 o del 100%! Tra gli inquilini di Aler Milano si tratta di almeno 4mila persone. (In allegato, al link in fondo alla pagina, la lettera firmata da Fontana e i bollettini che attestano la situazione degli sconti effettivi)

“Fontana si è macchiato di una grave colpa ai danni dei più poveri, verso cui mostra un cinismo senza precedenti” dichiara Carmela Rozza, consigliera regionale uscente del Pd, ricandidata alle elezioni del 12 e 13 di febbraio. “Stiamo parlando dei pensionati al minimo, anziani soli con i redditi più bassi, anche sotto i tremila euro l’anno, inquilini Aler che si trovano a dover pagare bollettini insostenibili, raddoppiati rispetto a pochi mesi fa, accompagnati da una lettera del loro presidente di Regione che si vanta di avergli tagliato le spese. Ma quale taglio? Che cosa gli hanno fatto i più poveri per meritare questo trattamento? Fontana si dovrebbe vergognare!”

 

“Quanto denunciato da Carmela Rozza è davvero molto grave – commenta il candidato presidente Pierfrancesco Majorino -. Indica l’uso sciagurato di Aler da parte di Fontana che prima abbandona gli inquilini per anni e poi racconta loro favole da campagna elettorale.”

 

Carmela Rozza ha confrontato i bollettini di diverse persone destinatarie della lettera di Fontana e del presidente Aler, e il risultato è il seguente:

 

PrimaDopo
MAG-22GEN-23FEB-23
CASO 1TOTALE DA PAGARE109,7164,14170,73
sconto riscaldamento0-66,65-66,65
sconto servizi-32,670
sconto canone-25,950
Totale sconto-58,62-66,65-66,65
 
OCT-21GEN-23FEB-23
CASO 2TOTALE DA PAGARE51,47100,67107,13
sconto riscaldamento0-47,98-47,98
sconto servizi-76,13-29,82-29,82
sconto canone00
Totale sconto-76,13-77,8-77,8
 
MAR-22GEN-23FEB-23
CASO 3TOTALE DA PAGARE127,08173,11185,12
sconto riscaldamento0-59,25-59,25
sconto servizi-51,96-2,02-2,02
sconto canone-55,25-55,25-55,25
Totale sconto-107,21-116,52-116,52

 

I casi qui citati riguardano Aler Milano, tuttavia lettere simili sono state inviate, sempre controfirmate dal presidente Fontana, in diverse Aler della Regione, sebbene con contenuti più vaghi, nei termini del semplice impegno a ridurre in futuro i costi energetici degli inquilini.

 

ALER USATA PER LA PROPAGANDA DI FONTANA E DELLA DESTRA

 

Sono almeno tre i casi di utilizzo di Aler Milano, e non solo, per la campagna elettorale di Attilio Fontana e della sua giunta.

Il primo è la lettera che tra gennaio e febbraio, in piena campagna elettorale, in palese violazione della par condicio, viene inviata insieme ai consueti bollettini per il pagamento di affitto e spese, firmata sia dal presidente dell’ente che dall’attuale presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, in piena campagna per tentare la rielezione. Nella lettera inviata agli inquilini di Aler Milano, i due sottoscrittori affermano che grazie alla collaborazione della Regione, Aler applicherà una riduzione alla voce “riscaldamento” per “contenere il più possibile l’aumento dei costi”. La frase finale è la seguente, “sperando che l’iniziativa possa essere apprezzata, soprattutto in questo delicato momento.”

Una lettera analoga è stata inviata sicuramente da Aler Varese – Como – Monza e Brianza e Busto Arsizio e da Aler Bergamo, con una dicitura più vaga: “Anche per il 2023, con il sostegno di Regione Lombardia, confermiamo l’impegno a contenere il più possibile gli aumenti dei costi di riscaldamento”, e più sotto “Abbiamo scelto di sostenere chi abita nel patrimonio abitativo pubblico”.

Queste comunicazioni sono arrivate tra fine dicembre e il mese di gennaio, dunque ben all’interno del periodo di silenzio comunicativo determinato dalla legge sulla Par Condicio, scattato il 29 dicembre.

 

Il secondo caso di violazione della Par Condicio è il bollettino di Aler Milano, datato 5 dicembre ma diffuso a tutti gli inquilini sempre durante il mese di dicembre e di gennaio. Pagina 3 e pagina 4 di un bollettino di 8 pagine, sono riservati a due interventi del presidente della Regione Attilio Fontana e dell’assessore alla casa Alan Rizzi, candidato al Consiglio regionale con la Lega. A pagina 5, campeggia invece una foto dell’assessore alla sicurezza Romano La Russa, di Fratelli d’Italia.

L’articolo 9 della legge 28/2000, nota come legge sulla Par Condicio, recita che “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle   effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.

 

Il terzo caso, su cui Carmela Rozza ha firmato un ricorso al Corecom con segnalazione all’AGCOM, riguarda il caso di Tele Aler, il canale Youtube di Aler Milano, pubblicizzato sul portale dell’ente, che pubblica interviste ai responsabili delle diverse aree dell’azienda.

Nella puntata del 24 gennaio, in piena par condicio, l’intervistatore bacchetta il Comune di Milano, reo a suo dire di aver obbligato Aler Milano e Regione Lombardia a ricollocare gli occupanti abusivi sgomberati da via Bolla. Questa affermazione, che evidentemente non risponde ai canoni che deve tenere una pubblica amministrazione, aziende ed enti controllati compresi, getta discredito non solo sul Comune di Milano, amministrazione di segno politico opposto a quello della Regione Lombardia, ma anche sulla Prefettura, che insieme a Comune e Regione ha siglato l’accordo di ricollocazione delle persone e delle famiglie in stato di necessità.

 

I materiali diffusi in conferenza stampa:

Milano, 08 febbraio 2023

PD Regione Lombardia