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Case green, PD: la direttiva europea opportunità per l’edilizia pubblica. Basta applicare modelli vincenti come l’Energiesprong

La direttiva europea sulle Case green rappresenta un’opportunità per riqualificare e rendere energeticamente più efficiente il patrimonio pubblico e privato. Ma per rinnovare in pochi anni il vetusto patrimonio edilizio italiano serve un nuovo approccio nell’edilizia, che porti ad abbattere tempi e costi dei lavori e sfrutti le opportunità del digitale.  Bisogna applicare modelli vincenti come l’Energiesprong. È il messaggio lanciato nel corso di un’iniziativa organizzata a Palazzo Marino dalle consigliere regionali Pd Carmela Rozza e Miriam Cominelli. E che ha visto i contributi di Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, di Leonardo Caruso, presidente di Anaci Milano, di Viviana De Napoli, esperta di diritto immobiliare e amministrativo e di Marco Caffi, direttore Green Building Council Italia. Hanno partecipato anche l’europarlamentare Patrizia Toia e il consigliere del Comune di Milano Bruno Ceccarelli. A portare i saluti la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e il consigliere regionale Pierfrancesco Majorino.

“A fronte delle previsioni della direttiva green, credo che il modello Energiesprong, nato in Olanda e già applicato a livello mondiale, sia uno strumento che può essere calato nel territorio italiano ai fini della valorizzazione del patrimonio edilizio, in quanto modello costruito sulla sostenibilità economica finanziaria degli interventi a favore del gestore pubblico. È basato sulla valorizzazione degli strumenti di digitalizzazione e di industrializzazione del settore edilizio. Proprio per le sue caratteristiche flessibili può essere adattato nella realtà italiana, calato sui singoli progetti al fine di svilupparne le opportunità e i grossi benefici che ne deriveranno, anche da un punto di vista di valore sociale”. Ha detto l’avvocata Viviana De Napoli, esperta di diritto immobiliare e amministrativo.

“Si tratta di una direttiva che considera non solo efficienza energetica ma anche le emissioni dell’edificio: un cambio di paradigma, non solo fa riferimento all’energia operativa consumata in fase di utilizzo, ma va a toccare tutta un’altra serie di elementi su cui pone l’attenzione. Si introduce un approccio di tipo olistico. La direttiva sicuramente è un grande impegno dal punto di vista della futura applicazione, ma è soprattutto una grande opportunità sia per il mondo professionale che per il mondo delle imprese e per il cittadino che troverà un ambiente rinnovato” ha aggiunto Marco Caffi, direttore Green Building Council Italia.

“Siamo d’accordo con la direttiva europea sulle casse green perché rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese: dà l’occasione innanzitutto di riqualificare il patrimonio pubblico e di renderlo energeticamente efficiente ma anche di renderlo energeticamente efficiente. Forse il Governo, invece di andare a raccontare bugie agli italiani, dovrebbe impegnarsi immediatamente a predisporre il piano di efficientamento energetico dell’Italia, a partire dai patrimoni pubblici, e costruire una filiera di accordi con i produttori e con le imprese, con le banche e con i cittadini” ha dichiarato la consigliera regionale Carmela Rozza.

“Oggi abbiamo voluto parlare della direttiva europea che si occupa della riqualificazione energetica del nostro patrimonio edilizio, per sfatare dei miti, ma soprattutto per entrare nel concreto, entrare nel concreto di quelle che sono le ricadute positive in termini ambientali, economici, sociali ed energetici. E anche soprattutto dare degli strumenti, fornendo esempi di modelli anche internazionali di come questa direttiva può essere applicata nei nostri territori e soprattutto nelle nostre città. È un lavoro che si tradurrà anche in atti in Consiglio regionale e che vuole definire questa come opportunità per il nostro paese, soprattutto per la Lombardia” ha sottolineato la consigliera regionale Miriam Cominelli.

“Con questo provvedimento risparmieremo soldi in bolletta, anche fino al 40 per cento in meno, utilizzeremo meno energia, e importeremo meno gas dall’estero. E ancora, migliorerà la qualità dell’aria, con beneficio per la nostra salute, e aumenterà il valore immobiliare delle nostre case. Servirà certo uno sforzo da parte dei Governi. Saranno gli Stati membri che dovranno fare un piano, trovare le risorse e aiutare i cittadini, appunto, a migliorare la condizione delle loro case. Al cittadino non è dato nessun obbligo” ha concluso l’eurodeputata Patrizia Toia.

 

Milano, 18 aprile 2024

 

PD Regione Lombardia