Girelli: “Grazie a Governo di centrosinistra abolito superticket messo da Governo di centrodestra”
“Avere un Presidio sociosanitario territoriale per ogni ambito sanitario è un obiettivo che chiediamo con grande forza. Perché il modello di gestione della cronicità di Regione Lombardia, che ha preso il via all’inizio del 2018, è in sé deludente: ad oggi ha arruolato solo il 10 per cento dei pazienti aventi diritto” lo ha dichiarato questa mattina il consigliere regionale PD Gian Antonio Girelli, firmatario degli emendamenti sulla sanità al bilancio regionale 2020-2022, in discussione a partire da oggi. “Avere una rete capillare di PRESST, ovvero Poliambulatori dedicati soprattutto alla cura dei pazienti cronici, significa fare un passo avanti perché le persone malate in questo modo non sarebbero costrette ad andare in ospedale ma potrebbero trovare in strutture adeguate, a breve distanza da casa, tutte le cure di cui necessitano. Noi crediamo che vada sostenuta la sanità territoriale che è ciò che manca davvero alla sanità lombarda che ha grandi ospedali di qualità ma che nel tempo non ha investito, o ha disinvestito, sui servizi a portata del cittadino. È un problema maggiormente sentito nei territori di montagna, che vanno sostenuti concretamente e quelle che ho indicato sono esigenze specifiche, non particolarmente onerose, a cui la Regione deve dare una risposta”.
“Segnalo inoltre, a dispetto della propaganda di Regione Lombardia, che l’abolizione del superticket sulle prestazioni viene fatto in anticipo di 6 mesi grazie ai fondi che questo Governo ha messo a disposizione – spiega ancora Gian Antonio Girelli – Infatti, in anticipo rispetto alla misura del Ministro Speranza che prevedeva la cancellazione dal 1 settembre, oggi Regione Lombardia può festeggiare il taglio. Per onestà, bisognerebbe però riconoscere che il superticket è stato messo dal governo di centrodestra e viene tolto da quello di centrosinistra”.
“Rimane in sospeso, infine, il finanziamento del corrispettivo per la metropolitana leggera di Brescia. Non è un problema di fondi nazionali o di maggiori risorse da Roma, ma di programmazione regionale – ha spiegato Girelli, firmatario di un emendamento al bilancio sul tema – Il territorio bresciano, in confronto ad altri territori simili, è sotto finanziato: con il mancato riconoscimento delle risorse per la metropolitana leggera non sono infatti a rischio le corse della metro ma quelle dei mezzi che trasportano centinaia di studenti tutti i giorni nella nostra provincia. Per questo abbiamo chiesto all’assessore Caparini che, da bresciano, colga l’occasione per mettere un punto fermo ad una questione che si trascina oramai da molti anni”.
Milano, 16 dicembre 2019