“Oggi è la Giornata internazionale della montagna e credo che alla giusta celebrazione del territorio debbano seguire, da parte delle istituzioni, anche dei fatti concreti. La prossima settimana si discute in Regione il bilancio per il 2021 e ho presentato con il gruppo del Partito Democratico un pacchetto di proposte dedicate ai territori montani”.
Lo fa sapere il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella che spiega: “La prima riguarda lo smart-working. Questi mesi di distanziamento forzato hanno detto chiaramente che la tecnologia può consentire ad una fascia di lavoratori di lavorare bene anche senza essere sempre fisicamente presenti in azienda, di farlo vicino a casa, guadagnando in relazioni familiari, senza lo stress e il tempo perso nel traffico, con un’economia locale che beneficia di nuove presenze. E se con la tecnologia si accorciano le distanze, allora la montagna diventa ancora più attrattiva, per la qualità della vita che il suo territorio offre a chi decide di vivere e lavorare lì”.
In particolare, sono due le richieste concrete che il consigliere dem rivolge alla giunta lombarda.
“La prima riguarda la velocità delle connessioni. Il piano Banda Ultralarga porterà la fibra in tutti i comuni bergamaschi nel corso dei prossimi due anni, partiamo da quelli più periferici e garantiamo al più presto nelle zone scoperte una connessione ad alta velocità – spiega Scandella – La seconda riguarda un investimento sugli spazi di lavoro: perché Smart working non deve voler dire stare a casa da soli, seduti davanti al PC, tutto il giorno tutti i giorni. Piuttosto, l’avere tempi e modalità di lavoro che lascino dei margini di scelta, per andare incontro alle esigenze di ogni persona. Se in una zona ci sono 300 persone che hanno la possibilità di lavorare in maniera flessibile, perché non immaginare degli spazi di coworking nei quali possano farlo insieme, lavorando vicino a casa, ma senza rinunciare al contatto fisico e allo scambio di esperienze con altre persone?”
“Poi ci sono i servizi, indispensabili per rendere competitivo un territorio, in questo caso ci riferiamo in particolare a quelli sanitari – aggiunge il consigliere entrando nel merito della seconda richiesta -. Gli ospedali di montagna sono sempre in sofferenza a livello di personale; e ogni volta che un primario va in pensione, o che serve reclutare un infermiere o uno specialista si mette sempre in discussione la sopravvivenza del reparto o dell’intera struttura. Così non va. Per questo, dato che nei prossimi mesi arriveranno nuove assunzioni di personale, chiediamo alla Regione di fissare una priorità per le strutture periferiche: prendiamoci sei mesi per decidere quali servizi debbano essere assicurati negli ospedali di Piario, di Lovere, di San Giovanni Bianco e poi garantiamo – attraverso vincoli e incentivi economici e di carriera – che il personale necessario sia assicurato per almeno dieci anni. E la stessa cosa vale per il reclutamento dei medici di base, del personale delle RSA, di tutta quella rete di servizi territoriali. Bisogna uscire dall’incertezza e dare stabilità ai servizi in montagna e garanzie alle famiglie che decidono di viverci”.
La terza proposta riguarda l’istituzione di un contributo speciale per gli esercizi commerciali dei comuni più piccoli e più periferici.
“Durante questa pandemia tanti sono stati costretti a chiudere, tanti altri sono rimasti aperti, ma con poche persone in giro, con un impatto molto negativo sui bilanci delle attività e delle famiglie. Ci sono frazioni e comuni che restano senza negozi, edicole, alimentari, e la pandemia rischia di accelerare questa tendenza che va invece contrastata anche con un sostegno economico” fa sapere Scandella riferendosi a un emendamento specifico sul tema.
Milano, 11 dicembre 2020