AUTISMO, QUESTION TIME DI CASATI SU RIMBORSI ABA: “LA NON RISPOSTA DI BERTOLASO È INACCETTABILE, REGIONE LOMBARDIA NON SI GIRI DALL’ALTRA PARTE DI FRONTE AI BISOGNI DELLE FAMIGLIE”
Non possiamo accettare la “non risposta” dell’assessore Guido Bertolaso che oggi, in aula, interrogato puntualmente sul tema dei rimborsi per i percorsi Aba per le persone con autismo, ha replicato con genericità, senza entrare nel merito delle questioni che abbiamo portato alla sua attenzione.
Prima tra tutte, quella delle recenti sentenze del Consiglio di stato e della Corte di appello di Brescia che hanno sancito l’esigibilità di queste prestazioni, inserite nei Lea dal 2017, ma non ancora nel nomenclatore tariffario e quindi, di fatto, oggi totalmente a carico delle famiglie.
Inoltre, ci pare che la Giunta non abbia colto l’importanza di avviare tempestivamente una formazione specifica sul metodo ABA del personale impiegato nelle strutture pubbliche, che ad oggi non hanno le figure per assicurare questa terapia, erogata solo da studi e centri privati.
Le diagnosi di autismo sono in aumento, con 5 mila nuovi casi all’anno in Italia (14 ogni giorno). Una Regione come la Lombardia non può girarsi dall’altra parte di fronte alle difficoltà di molte famiglie che mensilmente si trovano ad affrontare spese di centinaia di euro (fino a 900) per assicurare ai propri figli questi percorsi, ragion di più quando altrove (in Toscana) la Regione si è attivata per assicurare la copertura dei costi in questo periodo – ci auguriamo – transitorio, ovvero intanto che i percorsi Aba non saranno inseriti a livello nazionale nel tariffario.
Garantire questa terapia è fondamentale per riconoscere a tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito e dalla capacità di spesa, la possibilità di godere di una prestazione riconosciuta tra i Livelli Essenziali di Assistenza.
Dichiarazione del consigliere regionale del Pd Davide Casati
Dichiarazione video di Davide Casati
4 marzo 2025