“Regione Lombardia ha sbagliato i conti e a pagarne le spese sono i cittadini lombardi. Sono state sbagliate alcune previsioni di entrata, come il bollo auto, ed è stato sbagliato utilizzare tutte le risorse disponibili a bilancio per una legge del 2020 che noi da subito abbiamo bollato come “legge mancia”. Oggi Fontana è costretto a fare una pesante correzione del bilancio approvato a dicembre, ma non ha la volontà né la possibilità di fare politiche per le famiglie e per chi più soffre e soffrirà nei mesi prossimi l’aumento dei costi energetici e dei beni di consumo, perché tutte le risorse sono blindate per il Piano Lombardia. Sapessero almeno spendere tutti i soldi a disposizione, ma non è così, perché il 31% delle risorse per investimenti sono rimaste in cassa inutilizzate, oltre al 44% dei fondi per il Covid, come ha certificato la Corte dei Conti.” Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati in merito all’assestamento al bilancio regionale che andrà in discussione in Consiglio regionale domani e dopodomani, 26 e 27 luglio. La correzione apportata con l’assestamento al bilancio 2021 ammonta a oltre 1,7 miliardi di euro.
A fronte di queste considerazioni, il Pd formula alcune proposte di merito che saranno contenute in emendamenti e ordini del giorno che i dem hanno depositato.
“Finora hanno dato risorse ai comuni amici, è ora che le diano alle famiglie” dichiara il capogruppo Fabio Pizzul. “Sfidiamo l’attuale amministrazione Fontana a dire di sì a proposte per garantire risorse per le famiglie lombarde. Le famiglie sono in difficoltà e nemmeno il Governo, caduto per mano di Lega e Forza Italia, potrà intervenire. Per lasciare più soldi nelle tasche dei lombardi chiediamo abbonamenti a cinque euro per agosto, settembre e ottobre, il contributi di una mensilità della retta della RSA o dello stipendio della badante per chi ha congiunti anziani o non autosufficienti e l’aumento del contributo scolastico per l’acquisto di libri e materiale didattico, allargando la platea a chi ha redditi Isee fino a 25mila euro, dai 15mila attuali. Inoltre, chiediamo risorse per le piccole e medie imprese colpite dall’aumento dei costi dell’energia e per l’efficientamento idrico delle piscine, che rischiano di chiudere e togliere così una possibilità di svago e refrigerio per le famiglie che non potranno andare in vacanza”.
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Milano, 25 luglio 2022