Per gli alloggi di San Siro un bando non trasparente, pensato solo per fare cassa. La consigliera regionale del Pd, Carmela Rozza commenta così l’avviso emanato da Aler per l’assegnazione di 100 appartamenti nel quartiere San Siro di Milano. “Nel bando- afferma Rozza- non si da alcuna indicazione della via e del numero civico in cui si trovano gli alloggi. In compenso a cittadini con un Isee compreso tra i 12 e i 16 mila euro, che quindi avrebbero diritto a un canone sociale, si chiede un affitto che, con le spese, per un alloggio di 70 metri quadrati si aggira sui 500 euro al mese. Questo per case che, si legge nel bando, potrebbero avere bisogno di interventi di ristrutturazione. E questo in un quartiere degradato, dove si sta deprezzando anche il valore degli alloggi privati.”
“E’ scandaloso- conclude Rozza- . Si tratta chiaramente di un’operazione nata per fare cassa, che nulla a che vedere con la volontà di risolvere gli annosi problemi di un quartiere che non ha sta vivendo nessun processo di recupero sociale e di sicurezza, con un contratto di quartiere mai risolto e avviato nel 2005. Un’area che avrebbe certo bisogno di un mix sociale, ma non a queste condizioni. I cittadini devono essere rispettati e non trattati da sudditi. Hanno diritto a bandi trasparenti, che indichino chiaramente le condizioni dell’offerta. In caso contrario si offre loro solo un’illusione e una perdita di tempo”.
Milano, 9 febbraio 2022