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VALLACCHI (PD): “IN PROVINCIA DI LODI 816 ALLOGGI SFITTI. SONO LA PROVA DEL FALLIMENTO DELLA GIUNTA FONTANA”

“In provincia di Lodi sono 816 gli alloggi Aler sfitti. È il dato allarmante emerso da una ricerca effettuata, con accesso agli atti in tutte le Aler della Lombardia dalla collega Carmela Rozza, che dimostra il fallimento delle politiche abitative della Giunta regionale”, lo rende noto Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, dati lodigiani alla mano.

 

“Degli 816 alloggi Aler vuoti nella provincia di Lodi, 53 sono liberi, 333 sono sfitti per carenza di manutenzione e non beneficiano al momento di nessun finanziamento. E poi ancora, 26 sono in ristrutturazione, 64 sono messi in vendita e 103 sono gli sfitti recuperati. Inoltre, nel solo 2023 si sono resi liberi ben 237 alloggi. Nello stesso anno, di questi solo una piccola parte sono stati assegnati. Freddi numeri che tracciano un quadro a dir poco preoccupante e che si inseriscono in un panorama regionale davvero fosco”, insiste Vallacchi.

 

“Eccolo: nel 2023 gli alloggi sfitti di Aler, in Lombardia, sono stati pari a 22.496. Quelli liberati sono stati 3.556, una cifra che non si discosta molto da quella del 2022, che, secondo quanto si poteva ricavare dal Programma regionale di sviluppo sostenibile, era pari a 3.996. Dati che fanno prevedere uno scenario fosco per i prossimi anni. Se, infatti, calcoliamo un aumento medio annuo di 3500 alloggi vuoti e lo moltiplichiamo per i prossimi quattro anni, arriviamo, nel 2027, a 14mila, che, sommati ai 22.496 già liberi nel 2023, fanno 36.496”, ragiona la consigliera dem.

 

“I risultati provano che la politica abitativa della Regione non funziona e la legge di assegnazione degli alloggi è completamente inadeguata. Se c’è un tale numero di alloggi sfitti, le ristrutturazioni non vanno avanti e soprattutto non si assegnano le case, questo è dovuto a una norma che non funziona, che è da rifare da zero. Per questo siamo al lavoro per presentare, in autunno, come Gruppo del Pd, sotto il coordinamento della collega Rozza, una proposta di legge sui servizi abitativi pubblici e privati convenzionati che renda innanzitutto semplice e veloce la procedura di assegnazione degli alloggi. Viste le scarse risorse, inoltre, il pubblico si deve far carico della ristrutturazione delle case destinate alle persone con redditi bassi, inferiori ai 16mila euro l’anno, le cosiddette Sap. Il resto degli alloggi può essere assegnato in stato di fatto a fronte di un accordo tra Regione, aziende, sindacati e banche che potrebbe portare a destinare 5mila alloggi vuoti Aler all’anno. L’accordo dovrebbe prevedere l’assegnazione gratuita degli alloggi, da parte di Aler e Comuni, fino al completamento dei lavori di ristrutturazione. Per fare questo le banche dovrebbero concedere mutui per la ristrutturazione, le cui rate sarebbero dedotte direttamente dallo stipendio dei lavoratori, con la garanzia delle aziende”, spiega Vallacchi.

 

“Non solo: per dare risposta alle famiglie con componenti di disabilità gravissima bisogna emanare bandi specifici per l’assegnazione di alloggi adeguati e anche nello stato di fatto finalizzato a loro. Quanto alle case sul mercato libero, l’obiettivo deve essere trovare il giusto equilibrio tra le legittime esigenze di guadagno da affitto del privato e la calmierazione dei canoni per le famiglie, proponendo un canone calmierato, appunto, con le giuste garanzie di pagamento al privato e garanzie per l’eventuale sloggio per morosità colpevole”, aggiunge la dem.

 

“Fondamentale è la trasparenza: ogni Aler deve inserire nei prossimi bilanci, come mancata entrata, i dati riguardanti il numero di alloggi sfitti, box e immobili commerciali vuoti e i relativi costi di mantenimento, quali Imu e riscaldamento”, conclude Vallacchi.

 

Milano, 19 luglio 2024

 

PD Regione Lombardia