È stato un voto di astensione quello del Pd in VIII Commissione Agricoltura al progetto di legge sulle modifiche al testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura e sviluppo rurale. “Valuteremo direttamente in Aula, la prossima settimana, se verranno apportate modifiche tali da indurci ad appoggiare completamente il provvedimento”, commenta Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd e capogruppo in Commissione. Il motivo del confronto è quello delle novità riguardanti gli agriturismi.
“In Commissione il testo è stato molto migliorato rispetto alla prima versione – fa sapere Piloni –. Sono state accolte anche diverse delle nostre proposte, attraverso le quali si è evitato il sovradimensionamento degli agriturismi che, invece, con le nostre richieste mantengono una proporzione molto più attinente alla loro realtà agreste e spesso quasi casalinga”.
Il numero massimo di pasti è stato mantenuto, infatti, “a 160 anziché 300, come proponeva in un primo tempo la maggioranza. Inoltre, grazie ai nostri emendamenti, abbiamo ridotto al 40 per cento i prodotti tipici propri da inserire nella colazione, che il centrodestra voleva al 50, rischiando di essere troppo penalizzante – aggiunge il consigliere Pd –. Abbiamo anche insistito e ottenuto di portare le sanzioni a un minimo di mille euro, per chi non rispetta le regole, anziché le 2mila che la Lega voleva inserire”.
Ma il vero motivo del contendere sono i posti letto: “Secondo noi è stato un errore portarli da 60 a 100: non è un numero congruo alla natura di questo tipo di ricettività. Gli agriturismi non sono alberghi. Per questo riproporremo la questione in Aula martedì sperando che la maggioranza cambi idea”.
Insieme a questo punto, il Pd depositerà altri ordini del giorno, in particolare su alcuni aspetti: “Insisteremo soprattutto sulle procedure di semplificazione burocratica, per le quali abbiamo ottenuto al momento la garanzia che nel regolamento verranno fatte”.
Milano, 6 giugno 2019