Carmela Rozza commenta così il protocollo d’intesa fra Aler e Regione Lombardia per aumentare gli alloggi per il personale sanitario, annunciato oggi dall’assessore regionale alla Casa Paolo Franco
Aler-Rozza (Pd) a Franco: ”Firmare vuoti accordi non significa dare case ai lavoratori”
”Firmare vuoti accordi non significa dare case ai lavoratori”. La consigliera regionale del Pd Carmela Rozza commenta così il protocollo d’intesa fra Aler e Regione Lombardia per aumentare gli alloggi per il personale sanitario, annunciato oggi dall’assessore regionale alla Casa Paolo Franco. “Franco-attacca Rozza- continua a fingere di risolvere i problemi, ma non mette mai in campo provvedimenti risolutivi. Intanto l’accordo annunciato oggi, l’ennesimo del suo genere, usa un metodo che sembra andare contro i lavoratori. Questo perché i bandi sono stilati con le aziende, quindi se un lavoratore cambia ospedale, magari per sfruttare un’opportunità di carriera, perde la casa. Ma non solo. I bandi sono aperti a tutti i dipendenti dell’azienda, non solo al personale sanitario, ma solo a coloro che già lavorano, e non si tiene conto dei territori dove il bisogno di alloggi è più diffuso. E’ evidente che non sono affatto adatti allo scopo per cui sono stilati, ossia attrarre operatori della sanità là dove mancano”.
“Per attrarre il personale necessario- conclude Rozza- a sanare la cronica e drammatica carenza di infermieri e altri operatori della sanità bisogna offrire lavoro e garantire fin dal primo giorno casa ai fuori sede. Per concretizzare questo bisogna dare la possibilità ai Comuni di mettere a bando alloggi a canone calmierato, destinati solo alle figure professionali che mancano. Da parte nostra ancora una volta presenteremo una proposta di modifica della legge sui servizi abitativi per i lavoratori fuori sede”.
Milano, 10 marzo 2025